special

Voci e volti al tempo del coronavirus

Psiche
Psiche

Coronavirus, torna in auge il Decameron grazie ai social

In piena quarantena, è Boccaccio a ispirarci con la sua ricetta per l'isolamento forzato ma piacevole. Il tutto amplificato dai social.

In piena quarantena, è Boccaccio a ispirarci con la sua ricetta per l'isolamento forzato ma piacevole. Il tutto amplificato dai social.

Costretti a casa dall'emergenza coronavirus, arrivano da più parti gli inviti leggere di più, a sfruttare le biblioteche virtuali gratuite, a visitare i musei. Ma, alla ricerca di puntuali e sempre più aggiornate informazioni - ma anche un po' di svago, diciamocelo - finiamo per passare molto, troppo tempo sui social.

Ed è qui che il Decameron di Giovanni Boccaccio sta vivendo una nuova giovinezza. Se Manzoni ci ha fornito le parole per descrivere l'arrivo della peste nera, Boccaccio sembra offrirci una ricetta utile per una quarantena felice, ma questa volta in versione social.

Boccaccio raccontava la peste, senza mai nominarla. Era il 1384 e il suo libro si apriva sulla fuga di un'"onesta brigata" di dieci persone - sette ragazze e tre ragazzi. Fuggono insieme da una Firenze afflitta dalla epidemia e dalla crisi economico-politica, e vanno a rifugiarsi in una villa di campagna. I protagonisti del Decameron trascorrono piacevolmente del tempo insieme, raccontandosi novelle per dieci giorni. Su Facebook in molti hanno scritto di aver seguito le orme boccacesche, con grande beneficio e soddisfazione.

Decameron: da Boccaccio ai social

E se da un lato il tempo assieme si riduce, fino ad annullarsi, dall’altro lo si conserva, lo si valorizza. Si rallenta. Si lotta per tenere alto l'umore. Si sta insieme, anche a distanza grazie ai social. "[...] da ogni altra separati viveano, in quelle case ricogliendosi e racchiudendosi, dove niuno infermo fosse e da viver meglio, dilicatissimi cibi e ottimi vini temperatissimamente usando e ogni lussuria fuggendo, senza lasciarsi parlare a alcuno o volere di fuori, di morte o d’infermi, alcuna novella sentire…", scrive Boccaccio. Sì, anche isolarsi dalle brutte notizie è un rimedio per superare la quarantena.

Nel Decameron molti tratti della pandemia di peste nera che sterminò un terzo della popolazione europea sembrano raccontare una storia purtroppo attuale. Così dai Musei come gli Uffizi ai collettivi di scrittori, passando per i gruppi teatrali, le iniziative culturali che stanno dando nuova vita al Decameron di Boccaccio via Facebook e Instagram si moltiplicano.

Le inziative dedicate al Decameron che puoi seguire via social

Decameron2020

Decameron2020 è un gruppo pubblico dove per dieci giorni, ogni ora, viene pubblicato un video che andrà a comporre una lettura integrale dell'opera di Boccaccio. È un modo per superare l'emergenza del contagio, nato da un'idea della libreria di Luna'sTorta di Torino. L'adesione al progetto è stata immediata: centinaia di persone legate alla cultura da semplice passione o dal lavoro hanno registrato e stanno registrando dei video in cui si cimentano nella lettura di una novella.

Decameron - una storia ci salverà

Si tratta di un festival letterario digitale su Facebook, promosso dalle scrittrici Teresa Ciabatti, Chiara Valerio, Michela Murgia, Elena Janeczek, Evelina Santangelo, Caterina Bonvicini, Valeria Parrella, Rossella Milone e Alessandra Sarchi. Lanciato l'amo, tanti editori - da Mondadori a Longanesi a Rizzoli, da Marsilio a Hacca, da Sem a Einaudi, Laterza, Nord, Sellerio, Chiarelettere e Fandango - hanno aderito.

DECAMERON - storie e antidoti per una buonanotte

Elisabetta Carosio è una regista teatrale, creatrice della Compagnia Lumen. Per raccontare storie, necessarie in questo tempo sospeso e infinito, ha creato DECAMERON - storie e antidoti per una buonanotte. Creato per combattere la chiusura culturale portata dallo stop a cinema e teatri, le istruzioni per l'uso di questo gruppo sono semplici.

"Si potrà essere narratori e ascoltatori e bersi una tisana live assieme la sera, a partire dalle 21.30 in collegamento mentre uno di noi a turno racconterà la sua storia breve per una buonanotte - si legge nella descrizione - Come nel Decameron "il morbo" vale come quadro in cui si inscrive la nostra azione di narratori e come sua premessa, ma non sarà oggetto delle storie che sono invece un antidoto al disperdersi della nostra capacità di creare, generare e condividere".

Gallerie degli Uffizi

Da Firenze arriva #UffiziDecameron, un'iniziativa delle Gallerie degli Uffizi che mira a portare via Facebook immagini, video e contenuti dedicati a Raffaello e ai suoi capolavori, celebrati nella ricorrenza del cinquecentenario dalla sua morte.

È un gesto virtuale dal forte contenuto simbolico, che in parte consola della temporanea sospensione della grande mostra sul pittore urbinate. Infatti, le Scuderie del Quirinale di Roma erano pronte ad accogliere una mostra affascinante sull'artista. Circa 50 opere sarebbero partite da Firenze alla volta della Capitale, per l'allestimento dell'esposizione più completa dedicata a Raffaello.

Decameron 2.0 : caffè letterario ai tempi del Covid19

La Biblioteca Diocesana Piedimonte Matese ha lanciato "Decameron 2.0 : caffè letterario ai tempi del Covid19". Ogni sera alle 21 ci sarà un minivideo di lettura dedicato all'opera di Boccaccio.

Decameron ai tempi del coronavirus

Laura Tagliaferri, professoressa della scuola media Spezzaferri di Lodi, che ha pensato bene di ricreare, virtualmente, il gruppo dei protagonisti della celebre opera. Se nel 1348, per stare insieme, i dieci narratori fuggirono in campagna, oggi si ricostruisce l'allegra brigata su internet.

Attraverso la sua pagina Facebook la docente lancia un argomento e, chi lo desidera, può mandare un audio inventando con una storia, cercando di raccontarla bene e in un buon italiano. Gli audio confluiscono in un gruppo WhatsApp chiamato Decameron Challenge. Dopo i timidi approcci di 5-6 alunni, ora l'adesione è massiccia e sempre più fantasiosa.