Divertimento
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Tutto sui Maneskin: da X Factor al successo internazionale

Sono la band del momento, hanno vinto Sanremo 2021 e l' Eurovision Song Contest 2021: sapete tutto di Damiano, Victoria Thomas ed Ethan?

Sono la band del momento, hanno vinto Sanremo 2021 e l' Eurovision Song Contest 2021: sapete tutto di Damiano, Victoria Thomas ed Ethan?

Hanno vinto Sanremo 2021 con “Zitti e Buoni” e hanno trionfato all’Eurovision  Song Contest di Rotterdam riportando l'Italia ai vertici della competizione europea 31 anni dopo l'ultima vittoria di Toto Cutugno. A distanza di sei anni dall’esordio a X Factor e dal debutto con “Il ballo della vita”, doppio disco di platino, il gruppo italiano formato da Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan è in uscita con il nuovo albun Rush!, Disco d' oro, che ha diviso la critica USA.

Chi sono i Maneskin? Conosciamo meglio la band ospite di Sanremo 2023

I Maneskin, che hanno iniziato a esibirsi live da giovanissimi nelle strade di Roma (fatto che rivendicano con orgoglio), hanno conquistato il pubblico con la loro carica fuori dal comune, spazzando via stereotipi di genere, mescolando influenze e stili in un mix originale e unico.

La dimensione naturale della band rimane quella dei live: “Nasciamo live, continueremo a suonare live e moriremo live. Via del Corso è stata una scuola. Abbiamo cercato di conquistare il successo cercando di restare sempre noi stessi – hanno dichiarato ”. 

Rock o non rock a Damiano & Co non importa. L’opinione pubblica continua a dividersi su questa band: c’è chi li ama e li incensa e chi li accusa di non essere questa ventata di novità della musica italiana.  Qualsiasi cosa facciano i quattro ragazzi diventa un caso mediatico. Ad esempio: il post censurato da Instagram nel 2021 con la foto del frontman, amatissimo anche per il suo aspetto fisico, che si tocca le parti intime oppure, di recente, il matrimonio shock celebrato dall’ex direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, inscenato dalla band per lanciare l'album “Rush!”.

Gli esordi

Gruppo rivelazione del 2017, i Måneskin, il cui nome significa “chiaro di luna” in danese, sono: Damiano David cantante, Victoria De Angelis al basso, Thomas Raggi alla chitarra e Ethan Torchio alla batteria. Alcuni dei componenti si conoscono fin dai tempi delle medie, ma è solo nel 2015 che i ragazzi iniziano a suonare insieme.

Il sound della band è caratterizzato dalle diverse influenze musicali dei membri: un mix di rock, rap/hip hop, reggae, funky e pop, il tutto tenuto insieme dalla voce soul di Damiano, frontman del gruppo. Tutto ciò si rispecchia anche nel look della band, grazie al loro gusto ricercato che caratterizza lo stile di ogni membro. Durante i live show di X Factor 11, i giovani artisti hanno avuto modo di distinguersi e di colpire l'immaginario del pubblico, mostrando un’insolita padronanza del palco, estremamente notevole vista la giovanissima età.

Le canzoni più famose dei Maneskin

Chosen”, il loro primo inedito, presentato durante il programma, conta milioni di streaming e visualizzazioni ed è stato certificato doppio platino. “Chosen” è anche il nome dell’EP di debutto, edito a dicembre 2017 da Sony Music e prodotto da Lucio Fabbri, che è stato certificato platino a soli due mesi dall’uscita.. A marzo 2018 è invece uscito il singolo “Morirò da Re” (triplo disco di platino), seguito da “Torna a casa” (quintuplo disco di platino). I brani hanno anticipato il nuovo album “Il ballo della vita” (doppio disco di platino), interamente scritto dai Måneskin e prodotto insieme a Fabrizio Ferraguzzo, uscito il 26 ottobre 2018. Il disco ha debuttato al #1 della classifica FIMI/Gfk con quattro singoli in Top Ten e, in meno di due ore dalla pubblicazione, ha raggiunto la posizione #1 della classifica iTunes, entrando, in un solo giorno dall’uscita, in TOP 50 Spotify con tutti i suoi brani e totalizzando 1 milione di stream in meno di 24h.

A febbraio 2019 il gruppo ha attraversato in tour tutta Europa, prima di tornare nei principali club e festival italiani con la tranche primaverile ed estiva de “Il ballo della vita tour”, che si è conclusa il a settembre dello stesso anno con una data speciale al Carroponte di Milano. Nello stesso periodo la band ha pubblicato “Le parole lontane”, singolo in italiano certificato disco d’oro, per poi esibirsi in un unico live speciale, a novembre, al The Dome a Londra, registrando il tutto esaurito.

Ad oggi Damiano, Victoria, Thomas e Ethan hanno conquistato 16 dischi di platino, 7 dischi d’oro e hanno collezionato più di 140.000 biglietti venduti con 70 date sold out nel primo tour in Italia e in Europa. Il 30 ottobre 2020 pubblicano il nuovo singolo “Vent’Anni” (disco di platino) accompagnato da una campagna fotografica firmata da Oliviero Toscani.

I Maneskin all’Eurovision 2021 di Rotterdam

Ai Maneskin era stato chiesto un compito arduo: riportare, con la vittoria, l'organizzazione della manifestazione in Italia. Mahmood nel 2019 ci andò vicinissimo arrivando secondo dietro all'olandese Duncan Laurence. E ce l’hanno fatta! Sabato 22 maggio 2021 sono saliti sul tetto dell’Europa battendo al fotofinish, grazie al televoto europeo, Francia e Svizzera. A causa del regolamento dell'Eurovision che non prevede parolacce ed imprecazioni all'interno dei testi delle canzoni in gara, la band ha dovuto cambiare il testo di "Zitti e Buoni".

“Non ci ha fatto piacere dover cambiare il testo della canzone. C’è un discorso di buon senso alla base. Abbiamo dovuto cambiare le parole per evitare la squalifica da regolamento – aveva dichiarato la band alla vigilia – “Abbiamo tolto una parolaccia. Bisogna rendersi conto della realtà dei fatti. Siamo ribelli ma non scemi – dichiara la band - Andare all’Eurovision con un brano del genere ci rende orgogliosi e ci farà vedere ad un pubblico più ampio. Il fulcro della canzone non erano le parolacce”.

Battuta la Francia, data tra le favorite con la canzone “Voila” di Barbara Pravi con polemiche annesse: durante la votazione la testata Paris Match Magazine ha accusato Damiano di aver sniffato cocaina in diretta televisiva poiché è stato visto abbassarsi sul tavolino che ospitava la band. L’immagine ha fatto il giro del web e ha scatenato una vera e propria bagarre internazionale. A scanso di equivoci, Damiano ha subito fatto il test antidroga per dimostrare quanto fosse infondata questa tesi che anzi ha “macchiato” la vittoria italiana. Da più parti si chiedono le scuse e si valutano azioni legali. 

Il disco: “Teatro d’ira – Vol. I”

Si chiama Teatro d'ira  - Vol. I" il secondo disco della band. “La nostra non è una rabbia nei confronti di qualcuno, ma un’ira che smuove, che crea le rivoluzioni – raccontano i Måneskin - un’ira catartica rivolta alle oppressioni e agli oppressori, che porta a sfogarsi e a ribellarsi verso tutto ciò che ti fa sentire sbagliato e che, come risultato, porta a una rinascita e a un cambiamento. Abbiamo voluto collocare questa forza molto potente in un contesto, quello del teatro, che nell’immaginario comune viene percepito come elegante e pacato. Ci piace questa antitesi: un contrasto che vive nel momento in cui il sipario si apre e, al posto di uno spettacolo o di un balletto, ci si ritrova catapultati in questa esplosione di energia. Il teatro è una metafora a rappresentare l’arte, il luogo dove questo impulso potente genera qualcosa di artistico e positivo”.  L’album è stato registrato tutto in presa diretta al Mulino Recording Studio di Acquapendente, nel viterbese.

Rush!, il terzo disco

Pubblicato il 20 gennaio 2023, Rush! è l’album dei Måneskin che segue Teatro D’Ira Vol.1. L'album, preceduto di pochi giorni dal singolo Gossip, per la cui promozione Damiano si è rasato a zero la chioma attirandosi i commenti entusiasti di stuoli di ragazzine. Sul disco e sulla band romana sono piovute due autorevoli stroncature. Il celebre violinista Uto Ughi ha dichiarato: «I Måneskin sono un insulto alla cultura e all'arte». La seconda critica è arrivata dalla prestigiosa rivista statunitense The Atlantic attraverso l'implacabile penna di Spencer Kornhaber: le canzoni di Rush!, secondo lui, sarebbero «chiaramente riciclate e sfacciatamente mediocri». 

Photo apertura: LaPresse