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Claromante: «I tarocchi sono una cosa seria. E fighissima»

Buyer di giorno, cartomante e chiromante nel tempo libero, Clara Aloi spiega come avvicinarsi al mondo dei tarocchi e della lettura della mano, sfatando qualche falso mito.

Buyer di giorno, cartomante e chiromante nel tempo libero, Clara Aloi spiega come avvicinarsi al mondo dei tarocchi e della lettura della mano, sfatando qualche falso mito.

«I tarocchi raccontano la tua storia, ma il finale, beh, quello tocca a te scriverlo». Questa frase campeggia sulla home page del sito di Clara Aloi, in arte Claromante. Poche parole a racchiudere una filosofia precisa: le carte non predicono il futuro, ma sono un mezzo per analizzare una situazione. Questo messaggio traspare da ogni mezzo di comunicazione su cui Clara si è impegnata a veicolare la sua esperienza, da Instagram al suo sito personale. C'è una convinzione che traspare dalle sue parole sin dalle prime battute: «I tarocchi sono una cosa seria. E fighissima. Seriamente fighissima».

Chi è Clara Aloi

Clara Aloi, classe 1981, è originaria di Montà, piccolo comune del Roero, a pochi chilometri da Torino. Di giorno lavora come buyer nel settore abbigliamento, impiego che la spinge a viaggiare intensamente, soprattutto in Asia. Entra in contatto con i tarocchi nel 2012, dopo una rottura amorosa un po' traumatica. «Mi sono disperata e per la prima volta ho pensato di aver biosgno di "cure invisibili" che mi dessero una mano», racconta. Va in Cina alla ricerca di indovini, ma questi non erano capaci di dialogare in cinese mandarino. A questo punto della sua vita incontra i tarocchi: glieli legge un farmacista, una persona super razionale. L'approccio si rivela terapeutico e l'interesse per questa arte divinatoria si accende. Inizia a frequentare dei corsi per la lettura dei tarocchi. Compra i primi mazzi «e il resto è storia».

Clara, come ti definisci a livello professionale?
Rispondo con il mio nome d'arte, nato da una boutade con un amico. Sono una claromante, una persona che porta chiarezza con la mantica, l'arte della divinazione. Sono una cartomante e chirologa, quindi mi occupo della lettura di tarocchi e delle mani. Obiettivo: provare a capire qualcosa in più della vita. 

Parlaci del tuo lavoro.
La parola lavoro è giusta: infatti, ho anche la partita Iva! (ride) Mi considero al servizio delle persone. Leggo le carte e la mano utilizzando le videocall. Non sono sempre nello stesso posto, quindi la tecnologia mi aiuta. Chi mi contatta, pone delle domande e, con le carte, approfondiamo insieme l'argomento. La lettura della mano è una pratica che va ad approfondire la conoscenza del  carattere, aiuta a descrivere la personalità. Non ho riti durante i consulti: preferisco essere centrata su quello che faccio. 

Quanto costa un consulto?
Ci sono vari costi per diversi servizi. Ad esempio, la mezz'ora di lettura dei tarocchi costa 50 euro, mentre la lettura della mano costa 120 euro.

Quanti consulti fai al giorno?
Quando va bene due, altre volte uno. Ma non c'è giorno che rimanga senza leggere le carte.

Che genere di persone ti contatta?
Per fortuna la mia comunicazione arriva alle persone giuste, quelle che non cercano la strega, che non chiedono se diventeranno milionari, ma che cercano uno strumento col quale confrontarsi. Per capirci: chi andava da Wanna Marchi, è difficile che venga da me. Esistono due categorie di clienti delle cartomanti. 

Quali?
Quelli che vanno e chiedono “tornerà da me?” e quelli che hanno bisogno di analizzare una situazione difficile. Il primo approccio toglie un sacco di potere alla persona. È come se volessero un oracolo che sputi una sentenza. La mia lettura è un'analisi di ciò che sta succedendo. Se mi chiedono “tornerà?”, non rispondo in modo secco, ma studiando la situazione e la relazione, le motivazioni dell'allontanamento, le aspettative della persona, che magari hanno minato irrimediabilmente il rapporto.

Sembra quasi una seduta dallo psicoterapeuta.
Non capita di rado che chi mi chiede un consulto, alla fine dica “mi hai detto in mezz'ora quello che lo psicologo mi ha detto in cinque anni”. Ma la verità è che quella persona non avrebbe riconosciuto il messaggio delle carte senza aver fatto psicoterapia. Ci sono molti psicologi che consultano le carte o che le usano come strumento terapeutico. 

Marsiglia, Rws o Thoth: che mazzo usi?
Assolutamente team Marsiglia.

Come lavori durante la lettura dei tarocchi?
Ci sono cartomanti che fanno fare un sacco di lavoro al consultante, chiedendo “cosa vedi in questa carte”. Io preferisco leggere da me all'altro. Traduco la storia che mi racconta il tarocco, che è fatta di simboli. Le persone si ritrovano, e il riconoscere l'archetipo diventa atto quotidiano. Ci tengo a dire una cosa.

Prego.
I tarocchi non sono per allocchi. Tra i miei clienti ci sono anche grandi manager e professionisti, persone che magari riescono a gestire situazioni incredibili, ma magari non riescono a sfuggire a relazioni tossiche. Hanno bisogno di consultare i tarocchi perché l'essere umano è complesso. Non sempre si riesce in tutto. 

Qual è la motivazione più comune che spinge la gente a far ricorso ai tarocchi?
Amore, tema incontrastato, al primo posto da sempre. Al secondo posto c'è il lavoro, spesso declinato nell'analisi di difficoltà nella realizzazione personale. Mi chiedono cosa fare, ma nessuno può rispondere. Le carte ci aiutano a vedere il nostro range di talenti. Nel 2019 ho letto le carte al Moma di New York e lì mi hanno chiesto sempre e solo della “career”.

Nella tua esperienza c'è qualche episodio che ti ha colpito e che spiega il valore del tuo lavoro?
In questi giorni ho avuto un consulto con un papà. Va detto che la mia clientela è costituita al 98% da donne. Gli uomini sono rarissimi. Arrivano da me solo se sono persone molto evolute, che hanno lavorato sulla propria personalità e conoscenza di sé. Questa persona aveva appena scoperto che la figlia adolescente aveva un problema importante. Da una parte ha chiesto cosa poteva aver portato la figlia ad avere questo problema e cosa poteva fare lui. 

Cosa succede dopo la lettura? Le persone ti dicono se le carte li hanno aiutati?
Ho sempre feedback dai miei clienti. Il consulto funziona quando non si dice niente che la persona non sappia già. Il potere che ha un racconto fatto da qualcuno che non conosci, con dei simboli non quotidiani e un dialogo con una persona che non è tua amica, è terapeutico. La lettura dei tarocchi dovrebbe da una parte abbracciare e poi esaminare punti di forza e vie d'uscita, sempre condivise.

Passiamo alla lettura della mano: come funziona?
Innanzitutto, sfatiamo alcuni miti. Nessuno e nessuna linea può dirci quando moriremo. In più, la mano cambia col tempo e così le linee, cresce insieme a noi, registra evoluzioni e traumi. Dopo aver avuto un libro è più probabile che spuntino le famose “fossette” sul fianco della mano. Inoltre, non si legge solo una mano, ma entrambe. Io richiedo le foto di entrambe prima del consulto, in modo da poter studiare e rimandare ciò che vi ho letto. Se sei in un momento in cui vuoi cambiare lavoro, ad esempio, la mano ti mostra le potenzialità a disposizione. Se invece si vuole analizzare una situazione, meglio ricorrere ai tarocchi. 

Ti definisci una strega?
Proprio no! Credo che si definisca così chi può cambiare la realtà. Io la guardò, la realtà. Non so far volare le scope (ride).

Che consiglio daresti a chi desidera avvicinarsi a questo mondo?
Consiglio un sano scetticismo, mai abbandonarlo. Ai tarocchi non ci devi credere prima: ti ci devi trovare dopo. Bisogna fidarsi degli strumenti, ma è una cosa che si consegue con l'esperienza. Non è la prima volta a creare la fiducia, ma la frequentazione abituale delle carte. Il terzo consiglio è scegliere chi ti introduce al mondo dei tarocchi. Meglio affidarsi a persone con il quale ci si andrebbe anche a mangiare una pizza. Avere fiducia o simpatia  per quella persona è fondamentale. 

Come evitare le truffe?
Le truffe esistono. Per questo, mai farsi mai leggere le carte da uno di cui non si sa niente, non si hanno referenze o non ci ispira. Sempre verificare profili social e sito. Non basta digitare “lettura tarocchi” su Google e poi gettarsi. Infine, ricordarsi sempre che c'è la responsabilità delle domande: se sapessimo divinare il futuro, saremmo tutti milionari.