Viaggi
Viaggi

Gita fuori porta in Lombardia: tante idee per tutti i gusti

Boschi dove fare forest breathing, pedalate tra vigneti e aree protette, giri in città a caccia di tesori artistici, camminate con vista sulle Alpi. E non solo. Alcuni suggerimenti per una giornata da ricordare.

Boschi dove fare forest breathing, pedalate tra vigneti e aree protette, giri in città a caccia di tesori artistici, camminate con vista sulle Alpi. E non solo. Alcuni suggerimenti per una giornata da ricordare.

La Lombardia è una regione che ha tantissimo da offrire, al di là di Milano capitale della moda e del design. Città d’arte, Alpi e Prealpi, i principali laghi d’Italia, riserve naturali, percorsi ciclabili, abbazie e certose, caratteristici borghi disseminati in tutto il territorio, dove è possibile gustare specialità enogastronomiche da leccarsi i baffi. Ecco alcune idee per una gita fuori porta in Lombardia.

Per chi ama il relax e il silenzio 

torbiere del sebino

Riserva Naturale Torbiere del Sebino

La Riserva Naturale Torbiere del Sebino, vicino al Lago d'Iseo in provincia di Brescia, è un'area protetta acquitrinosa che si estende per circa 360 ettari tra i paesi di Iseo, Provaglio d’Iseo e Corte Franca, tra canneti, specchi d’acqua e colori mozzafiato, da scoprire attraverso percorsi che si snodano lungo sentieri e passerelle in legno, inseriti nel panorama circostante formato da campi coltivati, abitazioni e strade della Franciacorta. Per chi è alla ricerca di relax e silenzio, imperdibile poi una gita sulla poco lontana Monte Isola, l'isola lacustre più grande d'Italia: niente rumore, niente smog, niente stress visto che non ci sono automobili (al massimo motorini) e l’unico mezzo consentito è il pulmino del Comune. Una destinazione ideale, da scoprire a piedi o in bicicletta su sentieri attrezzati.

Dalla provincia di Brescia a quella di Lecco ecco Consonno, frazione di Olginate edificazione tra gli Anni Sessanta e Settanta per la creazione della "città dei balocchi" e diventata una città fantasma dopo una frana verificatasi nel 1976. Un luogo abbandonato e per questo suggestivo, raggiungibile a piedi da Olginate o da Villa Vergano.

Per chi ama i boschi 

varese

Lo chiamano “Forest Bathing“: il “bagno nella foresta” nel 1982 entrò a far parte di un programma sanitario nazionale per fronteggiare i disturbi legati a stress e ansia, ma funziona a qualsiasi latitudine. Ecco alcuni suggerimenti per questa pratica: si parte dal Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate. Unico esempio di pineta pedemontana a pino silvestre e la più grande e fitta distesa arborea della zona, si estende a cavallo tra le province di Como e Varese in un’area fatta di boschi, brughiere e ricchissima di fauna. Non è troppo lontano il bosco dei faggi giganti di Morterone, un luogo unico e silenzioso: per ammirare gli imponenti alberi monumentali della foresta regionale del Resegone si può partire a piedi dal comune più piccolo d'Italia tra le Prealpi lecchesi e quelle orobiche. Un altro suggerimento? L’area verde del Parco Oglio Sud, in provincia di Cremona, dove è stato avviato un progetto di tutela con sentieri e capanni per l’avvistamento dei volatili.

Per chi ama la montagna 

chiesa valmalenco

Valmalenco

Da Livigno a Bormio a Ponte di Legno, la Lombardia è un paradiso per gli amanti delle sciate. E fin qui ci siano. E quando manca la neve? Beh, ha davvero tantissimo da offrire agli amanti della montagna. Destinazione turistica invernale, Chiesa Valmalenco (Sondrio) è il punto di partenza ideale per ascensioni e traversate nei gruppi del Bernina, del Disgrazia e dello Scalino, tra meravigliosi panorami fatti di pascoli, alpeggi, laghi, boschi, cave e valichi, ai piedi di maestosi ghiacciai.

A un’ora da Milano ecco poi i Piani di Artavaggio, in Valsassina, considerati uno dei balconi panoramici più belli dell’intero arco alpino, da cui partire per escursioni su sentieri adatti a tutti, molto piacevoli da percorrere a piedi e in mountain bike. E che dire della Val Gerola, terra d'alpeggio immersa nella natura rigogliosa del Parco regionale delle Orobie Valtellinesi? Anche qui, sono mille le opportunità di scoperta e di viaggio nella natura.

Per chi ama il buon cibo 

varzi

Varzi

Premettendo che ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, partiamo da un capoluogo: Cremona, dove provare il gran bollito accompagnato ovviamente da mostarda, così come i marubini, pasta ripiena la cui farcitura viene preparata con brasato, impasto di salame, grana padano e noce moscata. E poi il cotechino vaniglia, formaggi di ogni genere e l’immancabile torrone. Non tutto insieme, magari.

Dalla città del Torrazzo a Varzi, paesino dell’Oltrepò Pavese, dove viene prodotto il 65% di tutto il vino lombardo, Questo per il bere. E per il mangiare? Ravioli, salame, torta di mandorle. Siete amanti del tartufo? E allora via verso il mantovano, terra di tartufo bianco a cui la cittadina di Borgofranco ha anche dedicato un museo.

Per gli appassionati d'arte 

sabbioneta

Sabbioneta

Monza può “subire” l’ombra di Milano ed è, per carità, comprensibile. Ma questa città ospita un grande tesoro: nella Basilica di San Giovanni, all’interno della bellissima Cappella di Teodolinda, è infatti custodita la Corona Ferrea dei re Longobardi, per secoli usata nella consacrazione di numerosi sovrani. Davvero interessante poi il Museo e Tesoro del Duomo di Monza, che conserva opere dell'antichità e dell'alto Medioevo. Dal cuore di Pavia alla Certosa di Pavia, con i suoi marmi policromi e pinnacoli uno dei gioielli del Rinascimento italiano. Voluta da Gian Galeazzo Visconti, oggi ospita una piccola comunità monastica cistercense che si occupano anche delle visite guidate alla chiesa e ai chiostri del convento.

La Certosa di Pavia è nota, ma conoscete Sabbioneta? In ogni caso questa città, dichiarata nel 2008 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è da visitare: circondata su tutti i lati da una cinta muraria, conserva i magnifici edifici del Rinascimento, periodo in cui fu costruita come “città ideale”, tra cui Palazzo Ducale, Palazzo Giardino e il Teatro all’Antica.

Per chi ama i laghi e i fiumi 

eremo santa caterina

Qui davvero c’è l’imbarazzo della scelta. Primo suggerimento, il Parco Lombardo della Valle del Ticino, istituito nel 1974 al fine di salvaguardare la moltitudine di ambienti naturali e rurali che caratterizzano il lungofiume. Lungo l’itinerario ciclabile ci sono spiagge dove prendere il sole nelle giornate terse. Sul Lago Maggiore si affaccia invece l'Eremo di Santa Caterina del Sasso, antico monastero incastonato nella roccia, a strapiombo sullo specchio d’acqua. Un luogo davvero suggestivo comodamente raggiungibile da Varese, Como e Milano.

Sul Lago d’Iseo, le spiagge e i faraglioni di roccia della Baia del Bogn creano invece un contesto paesaggistico veramente singolare, ideale per una gita fuori porta con foto altamente instagrammabili che potrebbero ricordare la Thailandia.

Per gli amanti dello sport

rafting fiume adda

Discesa del fiume con rafting

Avete mai fatto rafting? In Valtellina, lungo il fiume Adda, si può pagaiare immersi in una cornice naturale unica: il tratto più adrenalinico è sicuramente quello lungo le rapide di III e IV grado a Boffetto, nel comune di Piateda. Ma ci sono anche tratti in cui scivolare silenziosi con i kayak sulla superficie del fiume, in mezzo al verde della Lombardia. Passiamo invece alla bicicletta: se siete amanti delle pedalate e delle bollicine, le piste ciclabili della Franciacorta sono un'esperienza da provare: diversi i percorsi tra i vigneti all’interno di un territorio da cui nasce uno dei vini più apprezzati al mondo.

Concludiamo con il Lago di Como, che propone una bella sfida agli amanti dello sport: la salita che va, appunto, da Como a Brunate. L’ascesa inizia dietro gli ultimi condomini di via Crispi. A metà strada, su una roccia tra i boschi, sorge l'Eremo di San Donato, da dove si gode un panorama unico della città e del lago. Da qui la mulattiera continua fino a Brunate, “balcone sulle Alpi” da cui in giornate terse è possibile vedere distintamente i grattacieli di Milano, l’intero arco alpino occidentale, la Pianura Padana e persino gli Appennini. Da qui si può scendere a Como in funicolare: ovviamente, si può usare anche per salire, ma che gusto ci sarebbe?

Foto apertura: Lago di Como, foce fiume Adda - 123rf.com