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Tempo di autunno, tempo di "Morbegno in cantina"!

Giunta alla sua ventesima edizione, torna in Valtellina la manifestazione "Morbegno in Cantina", dove i vini più pregiati si accompagnano ai piatti tipici più noti.

Giunta alla sua ventesima edizione, torna in Valtellina la manifestazione "Morbegno in Cantina", dove i vini più pregiati si accompagnano ai piatti tipici più noti.

L’autunno si tinge di colori ed è tempo di vendemmia. Perché, allora, non approfittare di questa dolce stagione per andare a visitare un luogo con una lunga tradizione vitivinicola? Un viaggio in Valtellina è l’occasione migliore. Proprio in questi giorni, a partire dall’ultimo fine settimana di settembre e nei successivi tre weekend di ottobre si terrà a Morbegno, centro all’imbocco della vallata lombarda, la manifestazione "Morbegno in cantina".

Come dice il nome di questo evento, ogni sabato e domenica ci sarà la possibilità di visitare nove cantine e di assaggiare i numerosi tipi di vini del luogo, seguendo i consigli di sommelier e accompagnando il tutto con formaggi e salumi del posto.

Saranno proposti ai visitatori quattro tipi diversi di itinerario, di colore diverso e di diverso prezzo, che daranno diritto a un certo numero di degustazioni. Chi desidera passeggiare in mezzo alla natura può scegliere l’itinerario sulla costiera del Cech, il versante sud della valle, dove si possono ammirare vigneti e cantine. Il percorso si muove toccando antiche chiesette e piccole case dalle architetture tipiche.
 
Il paese di Morbegno conserva ancora le strette stradine, gli edifici secenteschi con i balconi di ferro battuto, le chiese con affreschi rinascimentali. I luoghi dove gustare i vini sono infatti non solo le cantine, ma anche tante altre location suggestive. Qualche esempio? Alcuni ambienti di palazzo Malacrida, come il Saloncello delle Tre Grazie o il Salone d’Onore, oppure il chiostro di San Francesco.
 
I vini più noti del luogo sono il Sassella, che richiede un invecchiamento di almeno 24 mesi, e lo Sforzato, il cui nome deriva dal fatto che i grappoli rimangono ad appassire sulla vite almeno fino al 10 dicembre dell’anno di vendemmia; seguono poi almeno 20 mesi di invecchiamento.
 
Vini così forti e corposi richiedono un abbinamento gastronomico consono: questa sarà l’occasione per gustare piatti celeberrimi come i pizzoccheri, gli sciatt, la bresaola o il formaggio bitto, la selvaggina e altre golosità valtellinesi.