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PEOPLE: L'ATTUALITA'
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Binge Eating: cos'è il disturbo da alimentazione incontrollata

Rispetto alla bulimia, si distingue per due fattori: il rito dell'abbuffata viene consumato in privato e non ha comportamenti compensativi. Ma non è tutto qui 

Rispetto alla bulimia, si distingue per due fattori: il rito dell'abbuffata viene consumato in privato e non ha comportamenti compensativi. Ma non è tutto qui 

Abbiamo parlato di anoressia e bulimia, i principali disturbi del comportamento alimentare che in Italia sono praticati da oltre 3 milioni di persone. Ma fra questi, forse meno conosciuto, c'è anche il binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata). Molto simile alla bulimia, questo disturbo si basa sul meccanismo delle abbuffate, ma solitamente consumate in privato e non contrastate con vomito o altri comportamenti compensativi.

Ecco cos'è il binge eating o disturbo da alimentazione incontrollata.

La principale caratteristica del binge eating è l'abbuffarsi senza alcun meccanismo di compensazione. Il binge eater vive il cibarsi voracemente come un rito perfettamente integrato nella sua quotidianità, che non richiede sacrifici perché non ha obiettivi di forma fisica da raggiungere. Si tratta infatti di uno stile di vita patologico che porta il soggetto ad essere quasi sempre in sovrappeso od obeso.

Magari non lo si conosce con il suo nome specifico, ma il binge eating è molto più diffuso di quanto si pensi. Proprio per questo, e anche perché spesso si identifica questo disturbo solo come una condizione legata all'essere sovrappeso, non esistono approcci consolidati e univoci per la sua cura.

Per questo, trattandosi di un disturbo del comportamento alimentare allo stesso livello di bulimia e anoressia, anche il binge eating richiede in fase di cura un approccio multidisciplinare. Ci vuole sempre la presenza di un'equipe composta da un medico, un nutrizionista e uno psicologo che possano occuparsi a 360 gradi del paziente. Perché il binge eating non è qualcosa che si può risolvere con una dieta.

Come spiega il professor Stefano Erzegovesi, responsabile del Centro disturbi del comportamento alimentare del San Raffaele di Milano, i binge eater spesso sono campioni di diete. Ne hanno fatte tantissime. Ciò che va curata è l'idea di alimentazione che si ha, imparando a distinguere quando la fame è un sintomo fisico da quando è la compensazione di un vuoto interiore. 

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