Salute e Benessere Tips
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Come riconoscere una puntura di ragno

Noti uno strano gonfiore, la pelle è arrossata, inizia a prudere ... e se fosse una puntura di ragno? Con ogni probabilità, non è nulla di cui preoccuparsi: è bene però imparare a distinguere i vari tipi di morso, per saper intervenire in quei rari casi in cui il responsabile è un ragno pericoloso per l'uomo.

Noti uno strano gonfiore, la pelle è arrossata, inizia a prudere ... e se fosse una puntura di ragno? Con ogni probabilità, non è nulla di cui preoccuparsi: è bene però imparare a distinguere i vari tipi di morso, per saper intervenire in quei rari casi in cui il responsabile è un ragno pericoloso per l'uomo.

L’estate ha senza dubbio tanti pregi, ma ci sono anche alcuni lati negativi di cui faremmo volentieri a meno. La nostra pelle, per esempio, ne deve subire proprio tante, tra scottature sempre in agguato, sudamina e pomfi lasciati dalle zanzare. E se non fossero punture di zanzara, ma di ragno? Niente panico: nella maggior parte dei casi, non sono temibili come credi. Prima ancora di pensare a come reagire, è importante imparare a riconoscerle.

Perché i ragni ci mordono

Il motivo per cui le zanzare ci cercano lo conosciamo bene: vogliono succhiare il nostro sangue, per ricavarne sostanze nutritive necessarie per far crescere le uova. Per i ragni, invece, non è così. Le loro prede sono moscerini, scarafaggi e altri insetti, non certo noi grandi mammiferi. Se ci mordono, è soprattutto per difendersi se si sentono minacciati. Talvolta non inoculano nemmeno il veleno, perché il loro unico interesse è quello di allontanarci

Occhio dunque a tutte quelle situazioni in cui possiamo dare involontariamente fastidio a un ragno, per esempio pulendo la soffitta, spostando le sedie in giardino, rinvasando le piante in terrazzo. Se sei appassionata di giardinaggio, resisti al caldo e indossa sempre maniche lunghe e guanti. 

I segni lasciati da un morso di ragno

Il morso di ragno provoca sintomi che, spesso e volentieri, si confondono facilmente con quelli lasciati da altri insetti: la zona interessata è gonfia, dolente e arrossata, prude e talvolta vi si formano delle vescicole. Finché i sintomi sono soltanto questi, basta tenere pulita la zona (evitando detergenti aggressivi e profumi), applicare un po’ di ghiaccio, evitare di grattarla e tenerla d’occhio per scovare subito altri segnali.

Altre volte ci sono invece manifestazioni più caratteristiche, come le ulcere cutanee o piaghe (che non possono essere semplicemente ignorate, ma vanno curate su indicazione di un medico). Alcuni ragni lasciano la cosiddetta lesione a bersaglio, cioè una sottile circonferenza rossa con un puntino rosso al centro. In questi casi invece è bene fare una telefonata al tuo medico di base, che potrà consigliare farmaci antidolorifici, antinfiammatori o antistaminici, o anche creme a base di cortisone.

In casi più rari, i sintomi non riguardano soltanto la zona della puntura ma l’organismo nel suo insieme, con febbre, mal di testa, nausea o dolori muscolari. Se è così, occorre chiamare il 118 oppure il centro antiveleni di riferimento. 

Quando la puntura di ragno diventa pericolosa

Nel mondo sono state identificate 42mila specie di ragni, un’infinità. L’ideale sarebbe riuscire a fotografare il “colpevole”, o magari a intrappolarlo sotto a un bicchiere vuoto, per accertarti della sua identità. Le specie pericolose per l’uomo infatti sono poche; in Italia ne troviamo prevalentemente tre:

  • Malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus): il suo morso è subdolo, perché all’inizio non fa male. È dopo un quarto d’ora che inizi a sentirti strana, con dolori addominali, vomito, nausea, mal di testa, sudori freddi, rigidità degli arti. 
  • Ragno violino (Loxosceles rufescens): anche in questo caso il dolore insorge lentamente, dopo mezz’ora o anche un’ora. La zona è irritata, gonfia e arrossata, con bruciore, prurito e formicolio. Nell’arco di due o tre giorni, se viene trascurata, la lesione può diventare necrotica e ulcerarsi (te ne accorgi perché diventa più scura). 
  • Tarantola (Lycosa tarentula): nel nostro immaginario è una bestia temibile, anche per il suo corpo nero e cosparso di peli, ma in realtà la tarantola è meno pericolosa del ragno violino. Il suo morso è molto doloroso e la zona si gonfia parecchio, per poi perdere sensibilità nell’arco di qualche ora e diventare bluastra o nera. 

In tutti e tre i casi, è indispensabile andare subito al pronto soccorso. Con un tempestivo intervento medico, potrai lasciarti alle spalle al più presto questo spiacevole inconveniente. In caso contrario, invece, rischi di incorrere in complicanze anche molto gravi.

Foto in apertura: miloszg/123rf.com