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Dieta liquida: cos'è e come funziona

La dieta liquida, fatta di sole vellutate di verdura e spremute, viene spesso sbandierata come la soluzione migliore per perdere peso in soli tre giorni. In realtà si tratta di un approccio un po' estremo che richiede molta cautela e andrebbe seguito soltanto per motivi medici. Vediamo insieme come funziona.

La dieta liquida, fatta di sole vellutate di verdura e spremute, viene spesso sbandierata come la soluzione migliore per perdere peso in soli tre giorni. In realtà si tratta di un approccio un po' estremo che richiede molta cautela e andrebbe seguito soltanto per motivi medici. Vediamo insieme come funziona.

Ogni estate sulle pagine dei giornali femminili compare qualche dieta dei centrifugati o dieta dei frullati, sbandierata come la soluzione magica per perdere peso in tre giorni. Non è altro che una dieta liquida, cioè un particolare regime alimentare che – per dimagrire o per motivi medici – riduce fortemente l’apporto di cibi solidi, arrivando addirittura ad azzerarlo. Cerchiamo di chiarire i vantaggi e i punti deboli di un approccio così estremo.

Cos'è la dieta liquida

Il nome è eloquente: la dieta liquida non prevede pasti e spuntini così come li intendiamo di solito, ma li sostituisce in toto con centrifugati di frutta e verdura, spremute di frutta, passati di verdura e così via. Nelle sue versioni meno radicali può concedere una piccola quota di carne o pesce, solitamente a cena. 

A cosa serve 

La dieta liquida per dimagrire viene adottata di solito per depurarsi e disintossicarsi dopo un periodo di stravizi, tipicamente le festività natalizie. In questo caso, l’intento è chiaro: perdere chili il più velocemente possibile e, al tempo stesso, riabituarsi a mantenere una disciplina ferrea, anche se solo per pochi giorni. Ben diversa è la dieta liquida medica che viene prescritta in preparazione a un intervento chirurgico o a un esame particolare, come la colonscopia.

Quanti chili si possono perdere

In linea puramente teoria, le ricette per dieta liquida dovrebbero essere equilibrate dal punto di vista nutrizionale. Nella pratica, interi gruppi di alimenti (carboidrati in primis, ma anche acidi grassi, amminoacidi, antiossidanti ecc.) sono quasi del tutto assenti e l’apporto calorico complessivo è bassissimo; in alcuni casi si arriva a malapena alle 800 kcal giornaliere. Di sicuro si dimagrisce in fretta, perdendo anche 2-3 chili in tre giorni, ma non è un dimagrimento sano perché sottopone l’organismo a uno stress improvviso che può provocare danni seri. Come se non bastasse, si perdono soprattutto liquidi e massa magra: ciò significa che, dopo tutti questi sacrifici, i chili si recuperano in fretta.

Quanto tempo può durare 

Qualsiasi dieta liquida può essere seguita al massimo per due o tre giorni, non di più; e già in un periodo così limitato può mettere a dura prova il fisico. La dieta liquida per dimagrire di solito prevede una fase di mantenimento di 3-4 giorni prima di tornare alla routine. 

Le regole da rispettare perché non faccia male

L’unica dieta liquida davvero necessaria è quella prescritta da un medico in preparazione a un intervento chirurgico o a un esame endoscopico. In tutti gli altri casi la dieta liquida può nuocere, soprattutto se – come accade nella stragrande maggioranza dei casi – si seguono indicazioni sommarie trovate su internet o sui giornali, non calibrate sull’età, sul BMI (body mass index) né sulle condizioni di salute del singolo individuo. Per seguire una dieta liquida in sicurezza bisognerebbe rivolgersi a uno specialista, ma non è affatto facile trovarne di disposti a seguire un approccio così rischioso.

Un menu esempio

Per capire meglio cosa si intende per dieta liquida, può essere utile un esempio di menù giornaliero:

  • Colazione: spremuta d’arancia non zuccherata, accompagnata da un the o una tisana
  • Spuntino: frullato di frutta mista (esclusa la banana) non zuccherato
  • Pranzo: passato di verdure senza patate né legumi, accompagnato da un the o una tisana
  • Merenda: centrifugato di verdure o frullato di frutta con un po’ di latte
  • Cena: passato di verdure senza patate né legumi, accompagnato da 120 grammi di pesce o pollo.

I condimenti ammessi sono limone, aceto e un filo d’olio extravergine di oliva a crudo; banditi tutti gli altri grassi (come burro e margarina), ma anche sale e dado per brodo, accusati di favorire la ritenzione idrica. Via libera anche al caffè, purché non sia zuccherato.

I nostri consigli

Dimagrire è un desiderio di tanti, tantissimi. Cercare una scorciatoia per riuscirci in fretta, magari dopo svariati tentativi andati a vuoto, è umano e comprensibile. La dieta liquida per dimagrire, tuttavia, non è la scelta giusta. Non lo è perché depriva l’organismo di nutrienti fondamentali ed espone al rischio di svenimenti, ipotensione, cali glicemici, stitichezza, disidratazione, stanchezza, vertigini. Tutto questo a fronte di risultati effimeri. Soprattutto, non è la soluzione giusta perché è lontana da anni luce da una reale educazione alimentare, indispensabile non solo per raggiungere il peso corretto, ma per mantenersi in salute nel corso del tempo.

Foto apertura: deagreez / 123rf.com