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Non rinunciate mai al potere di un bacio

La Giornata mondiale del bacio è nata in Inghilterra nel 1990: in un periodo storico come quello attuale, non potevano non dedicarle qualche pensiero.

La Giornata mondiale del bacio è nata in Inghilterra nel 1990: in un periodo storico come quello attuale, non potevano non dedicarle qualche pensiero.

La giornata mondiale del bacio (World Kiss Day) è nata in Inghilterra nel 1990 ed è diventata una di quelle celebrazioni che non passano di certo inosservate: ricade, ogni anno, il 13 aprile o il 6 luglio.

Il bacio ha segnato l’inizio delle fasi più importanti delle nostre vite e, se ci pensate, la maggior parte di noi riesce a ricordare perfettamente (alcuni anche nei minimi dettagli) il primo bacio con un’altra persona, ma non la prima volta che ci ha fatto l’amore. Che ne abbiate dati tanti o pochi finora, i baci restano comunque indimenticabili.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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I benefici del bacio

Charles Darwin, nel trattato L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali ha definito il bacio come il risultato del desiderio innato di essere riconosciuti e di stabilire relazioni, ricevendo piacere dal contatto con la persona amata.

Il bacio richiede il coinvolgimento di 34 muscoli facciali e di 112 muscoli posturali. Gli impulsi che vengono inviati al cervello durante un bacio provocano il rilascio di neurotrasmettitori e ormoni che hanno un effetto beneficio sull’organismo.

In particolare:

  • l’ossitocina è in grado di rafforzare il legame con il proprio partner;
  • le endorfine sono responsabili della sensazione di benessere e di rilassatezza;
  • la dopamina stimola il centro del piacere nel nostro cervello;
  • la serotonina e l’adrenalina aumentano l’euforia e l’eccitamento (oltre che il battito cardiaco).

Il bacio provoca anche la riduzione dell’ormone dello stress, ovvero il cortisolo, comportando la dilatazione dei vasi sanguigni e facendo diventare la respirazione più profonda.

Baciarsi in pandemia: sognando una nuova libertà

Si potrebbe dire ancora tanto sul bacio. Per esempio, sapevate che il 65% delle persone inclina la resta a destra quando bacia? O che in India non ci si può baciare prima del matrimonio? Bella fregatura, no? Metti che poi scopri che gli puzza l’alito, dovrete andare avanti a mentine finché divorzio non vi separi.

Il bacio è, per molti, un gesto ancora più intimo di un rapporto sessuale e la pandemia ci ha tolto uno degli atti più liberatori e impulsivi che ci possano essere. Quello di condividere le nostre papille gustative con quelle di uno sconosciuto, anche solo per una volta, solo perché ci va, senza dover dare spiegazioni a nessuno il giorno dopo. Perché un bacio è libero, spontaneo, indelebile nei ricordi.

E anche se la pandemia ci ha portato via la libertà di baciare quando e come vogliamo, quell’intimità che solo certi gesti sono in grado di creare, resta comunque accesa la speranza in un futuro in cui torneremo a godere del potere di un bacio.

Perché, come ci ha ricordato Matilda De Angelis sul palco dell’Ariston, «Quello che non deve finire è la speranza. Non importa quanti muscoli ci mettete, non importa da che parte vi inclinate, non importa chi bacia chi, non importa come, non importa dove. Importa solo che torniamo a baciarci presto».