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Gli under 26 sono vergini: il rapporto dei Millennials con il sesso

Uno su otto non ha mai avuto alcun rapporto sessuale e per gli under 40 l'argomento sembra diventato un tabù, quasi un fastidio: perché la storia d'amore tra sesso e Millennials è finita? 

Uno su otto non ha mai avuto alcun rapporto sessuale e per gli under 40 l'argomento sembra diventato un tabù, quasi un fastidio: perché la storia d'amore tra sesso e Millennials è finita? 

Sanno usare tablet e smartphone, programmano, viaggiano con sempre maggiore libertà, ma non fanno più sesso. Sarà anche per questo che i Millennials si sposano meno e fanno meno figli. Sembra infatti che i nati tra il 1982 e il 1996 non abbiano un buon rapporto con le relazioni in generale e quello che dai loro predecessori era considerato un gioco, sembra invece diventato un atto da temere, che porta più guai e insicurezze che piacere.

Ma perché i Millennials temono il sesso? Facciamo il punto.

Secondo una ricerca effettuata dallo University College di Londra (UCL) i Millennials fanno meno sesso rispetto alle generazioni precedenti e, dato ancor più sorprendente, iniziano a farlo molto più tardi. Un 26enne su otto infatti è ancora vergine e il 90% dei partecipanti allo studio ha perso la verginità dopo i 19 anni.

Nella generazione precedente le donne avevano perso la verginità già durante l'adolescenza (58%), mentre le Millennials si fermano al 44%. Poco più avanti i ragazzi (47%), ma molto più indietro rispetto ai loro genitori (69%).

Il ritardo potrebbe essere dovuto alla sovraesposizione sessuale a cui i Millennials sono stati esposti, con la dilagante pornografia, che ha fissato standard fisici e di prestazione troppo alti, portando i ragazzi a una "paura dell'intimità".

Così, tra ipersessualità e verginità, i Millennials hanno scelto la seconda via.

Però chi ha vissuto esperienze appaganti di sessualità, spesso tende ad interromperle. Dopo la perdita della verginità e un periodo di attività sessuale - a volte anche frenetica -, per i Millennials sopraggiunge l'astinenza.

Secondo un'indagine condotta dal Corriere della Sera negli ultimi 15 anni la frequenza dei rapporti nelle coppie italiane è scesa del 10%. Ogni anno nascono 12mila bambini in meno, ma non è che le vendite di contraccettivi vadano alla grande. Si vendono il 6% in meno di preservativi e il 3,7% in meno di pillole contraccettivi.

Ma non è che le cose vadano meglio da single, quota pari al 13% della popolazione nazionale. Gli italiani sono disamorati del sesso solitario, cercano meno porno su Google (-40% di ricerche in 6 anni). Tra i 35 e i 40 anni, solo 3 coppie su 10 hanno più di un rapporto a settimana. E il 20-25% dei matrimoni è casta e pura: il sesso non c'è più.

Sembra che oltre ad essere un ricordo lontano, il sesso e le relazioni in genere siano sempre più virtuali. Nell'indagine si legge di donne che non trovano più un uomo in grado di provarci, terrorizzati dal rifiuto, e donne che non riescono a fare un passo in avanti (ma sono pronte a rimproverare i colleghi maschi) perché ferite da esperienze passate.

Ci si rifugia in chat infinite che quasi mai sfociano in incontri soddisfacenti, nonostante il proliferare di app di dating online come Tinder o Meetic. Tuttavia forse questo azzeramento della sessualità ipertrofica, pornografica e sovraesposta può essere un nuovo punto di partenza. Magari i successori dei Millennials - la Generazione Z e gli Alpha - sapranno ripartire e fare meglio.