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Come scegliere la gabbia del cincillà

Prima di accogliere in casa un cincillà devi procurarti il gusto alloggio dove ospitarlo: ecco alcuni consigli per scegliere una gabbia perfetta. 

Prima di accogliere in casa un cincillà devi procurarti il gusto alloggio dove ospitarlo: ecco alcuni consigli per scegliere una gabbia perfetta. 

Animali dolci e molto socievoli i cincillà sono anche vivaci, vispi e agili: amano saltare e correre dentro il proprio alloggio, che deve quindi essere piuttosto spazioso. In particolare la gabbia in cui inserire il cincillà deve essere sviluppata in altezza per consentirgli di esprimere le sue doti di agile saltatore e arrampicatore.

Non esiste un limite massimo per la gabbia ma, come minimo, le misure dovrebbero essere di 80-100 cm di altezza per 50 cm di lunghezza e 50 cm di profondità.

Per essere adeguata, una gabbia per il cincillà deve contenere anche diversi ripiani per agevolare il cincillà nelle arrampicate e deve contenere accessori indispensabili come la mangiatoia, un abbeveratoio per l’acqua, un portafieno, un bagnetto di sabbia e una tana in cui il cincillà può ripararsi e dormire.

La mangiatoia va tenuta sempre pulita, evitando che ci finiscano feci e pipì; l’abbeveratoio deve contenere sempre sufficiente acqua fresca.

Indispensabili sono anche il portafieno e il bagnetto di sabbia, che consiste in un contenitore dai bordi alti contenente sabbia fine in cui il cincillà può allegramente rotolarsi. Quest’attività serve all’animaletto per pulirsi il pelo: ogni granello di sabbia può raggiungere la base del pelo e assorbire il sebo in eccesso e lo sporco.

Questo contenitore va inserito nella gabbia solo una volta al giorno per circa 30 minuti o anche più perché tende a sporcarsi facilmente e, di conseguenza, rischia di sporcare anche il cincillà. Ecco perché dopo l’uso, la sabbia va setacciata per bene.

Quando si compra una gabbia per cincillà, oltre alla misura, occorre tenere presente il materiale con cui è realizzata: il legno è certamente il materiale più confortevole ma si fa fatica a pulire, inoltre il cincillà rosicchiandolo rischia di creare buchi e aperture tra le sbarre con il conseguente rischio di fuga.

Se la gabbia è in lamiera o altri metalli, occorre far attenzione all’uso di vernici tossiche.

Sarebbe quindi meglio raggiungere un compromesso e usare un fondo in plastica che sia facilmente igienizzabile e sbarre in metallo, per impedire che il cincillà scappi.

Sul fondo della gabbia bisogna distribuire un materiale in grado di assorbire liquidi e odori: di solito si usano trucioli di legno, pellet e tutolo di mais. Va evitata invece la segatura che, essendo troppo fine, può venire respirata causando riniti e il fieno che deve essere usato solo nella zona cibo oppure nella tana.

Una volta scelta la gabbia per il cincillà occorre stabilire dove posizionarla: bisogna scegliere una zona della casa molto tranquilla, lontano da correnti d’aria e non esposta alla luce diretta del sole. Sono dunque da evitare le verande, le zone vicino alle finestre, le zone umide come cantine e locali sotterranei. Il cincillà infatti teme le temperature elevate e l’umidità come pure i forti rumori: l’ideale è un locale temperato e luminoso in cui la temperatura vari il meno possibile.

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