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Yummy dummies - ricette a prova di incapacy

  • Difficoltà

    media

  • Categoria

    Primi Piatti

  • Porzioni

    2

  • Tempo preparazione

    35-40 min

    PT40M

  • Tempo cottura

    3-4 min

    PT4M

  • Tempo totale

    40-45 min

    PT44M

  • Cucina

    italiana

  • Cottura

    in pentola

Di come superare i pregiudizi e godersi la magia dell'ortica.

Di come superare i pregiudizi e godersi la magia dell'ortica.

«Nulla è stato creato invano, ma la mosca ci è andata vicino», così diceva Mark Twain, ma forse si era dimenticato di menzionare anche l’ortica. Lo so che l’ortica ha tantissime proprietà, la principale è sicuramente quella di farci delle pozioni magiche, per allontanare gli spiriti maligni, le persone a noi sgradite e la paura. Più in generale, però, quanto male inaspettato e inutile ti regala se la incontri?!

Streghe e ortica: un affare di famiglia

Mio padre è originario dell’Abruzzo e nel paese è risaputo che la nostra casa in passato fosse abitata da tre streghe e il bisnonno di mio padre le riuscì a cacciare mettendo delle scope al contrario e facendo bere loro una pozione a base di ortica. Questa storia ogni volta che viene raccontata cambia e si modifica, a seconda dello stato d’animo di mio padre. Non avendo lui conosciuto mai la sua bisnonna, ultimamente ha sostenuto che una di queste streghe, alla fine, il suo antenato se la fosse sposata. Ed è per questo che io sono così cattiva, vesto sempre di nero, porto i capelli da povera pazza e ho la voce un po’ da malefica. Ma io non soffro, non mi importa niente, l’ho trasformato in un gufo e non ci ho mai più pensato.

Un altro evidente utilizzo di questa pianta, secondo i manuali delle giovani streghe abruzzesi, è quella di stimolare qualcuno ad agire secondo le nostre volontà. Quindi esprimendo un desiderio e offrendo una bella porzione di ravioli all’ortica al malcapitato che ha accettato di mangiare con noi, questo capitolerà e si piegherà alle nostre volontà.

Ortica in cucina: la magia oltre l'apparenza

Sicuramente questi esperimenti non vi riusciranno, perché non sapete fare la pasta al burro, figuratevi canalizzare le vostre volontà in un unico desiderio. Però potreste tentare di fare un utilizzo non dico solo positivo, dico proprio magico, delle cose che nascono proprio male, come l’ortica. Spesso, incapacy miei di strette vedute, invece di mettervi a piangere su due bollicine provocate dalla vostra curiosità di toccare tutte le piante che vedete, potreste mettervi dei guanti, essiccare l’ortica, polverizzarla e farci qualcosa.

Rimane sempre ortica, ma sicuramente non vi fa più male. Anzi, nel caso di questi cari ravioli ripieni di ricotta, può diventare addirittura piacevole. Potreste iniziare a pensare che la reazione urticante che può provocare questa pianta, così come le persone (tipo quello che provocate a me), sia solo una delle sue tante caratteristiche. Però voi cosa decidete? Di relazionarvi solo con quell’aspetto e di soffrirne. Ora, non vi dico di essiccare le persone e di polverizzarle (anche se alcune se lo meriterebbero!). Dico solo di cercare di entrare in contatto con altri aspetti dell’altro, perché, come l’ortica, non è fatto solo di peletti fastidiosi. Di cosa altro sia fatta questa benedetta ortica non lo so, ma ricordatevi che la sua prima proprietà è la magia.

Che poi, se scopriste che l’ortica punge perché ha paura di voi e si sta solo difendendo, non vi sembrerebbe tutto più chiaro? I matti siete voi.

Cosa vi serve per nascondere questa pozione magica in una pasta fresca per 2 persone:

Ingredienti

  • 180 g di farina 00
  • 20 g di semola
  • 110 g d’acqua tiepida
  • 50 g di polvere d’ortica

Per il ripieno:

  • 250 g di ricotta di pecora
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • Sale
  • Noce moscata (facoltativa)
  • Menta fresca tritata

La ricetta dei ravioli all'ortica a prova di incapacy

Il procedimento è molto semplice, veloce come una magia, ma, maghetti miei, fatelo a mano, che gli incantesimi hanno bisogno di tanta pratica. Io infatti non riesco più a far tornare mio padre normale.

  1. In una ciotola - o se avete manualità direttamente sulla spianatoia (non la avete lo so ma ve lo devo dire lo stesso) - unite le farine e la polvere d’ortica, amalgamatele e versate l’acqua.
  2. Impastate energicamente questa specie di rospo verde, passando sul piano da lavoro, ci vorranno circa due minuti. Quando la pasta sarà abbastanza liscia copritela con il cellophane e fatela riposare a temperatura ambiente per circa mezz’ora.

  3. Passato questo tempo dividete in due l’impasto, infarinate bene il piano di lavoro e uno alla volta, tirateli col matterello a un’altezza leggermente inferiore a 1 mm.
  4. Riempite un sac a poche con il ripieno di ricotta che avete preparato e, solo su una metà della pasta tirata, fate dei dolci cerchietti sufficientemente distanziati. Inumidite leggermente i futuri bordi dei ravioli e sovrapponete l’altra metà della pasta.

  5. Con un coppa pasta o con una rotella formate i ravioli e bolliteli in abbondante acqua salata, ci vorranno circa 3-4 minuti per farli venire a galla, scolateli e ripassateli in padella come volete, io semplicemente burro, salvia e parmigiano.

Gli errori da non fare

  • Non far riposare la pasta, ne ha bisogno tanto quanto voi, prima di essere utilizzata si deve rilassare
  • Quando sovrapponete le due sfoglie all’ortica, abbiate cura, senza appoggiarvici sopra con la mano, che l’aria sia completamente assente dal raviolo, altrimenti in cottura potrebbe spappolarsi, aumentando di volume, quindi premete leggermente intorno al ripieno prima di chiudere

Foto: Ilaria Muri