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Slang giovanile: 10 parole da conoscere se hai più di 50 anni

Blastare, cringe, triggerare: piccolo vocabolario di sopravvivenza per chi, davanti a queste parole, si sente come un... boomer!

Blastare, cringe, triggerare: piccolo vocabolario di sopravvivenza per chi, davanti a queste parole, si sente come un... boomer!

Sfinzia, gallata, falchettare, ramboso, tarro. Lo slang del paninaro, al pari dell’iconico abbigliamento, forse non è mai davvero esistito (dobbiamo tutto a Drive In, probabilmente), ma per i giovani di ieri, oggi 50enni, è senza dubbio più comprensibile rispetto a quello dei giovani d’oggi.

Slang di giovani e ragazzi: capiamoci qualcosa

Ecco dieci parole che fanno parte dello slang dei giovani, da conoscere dopo i 50 anni (per una quieta convivenza).

1. Blastare

Dall’inglese “to blast”: far esplodere, saltare in aria. Attaccare e zittire, insomma “distruggere” l’interlocutore dall’alto di una presunta superiorità intellettuale e morale. L’espressione va molto di moda sul web, dove uno dei più celebri e apprezzati “blastatori” è Enrico Mentana, sempre pronto ad “annientare” i suoi haters.

2. Bomber

Nel gioco del calcio, il bomber è l'attaccante che segna molti gol. Nel gergo giovanile non è un giubbotto, bensì il ragazzo che ha molto successo con le donne, con cui ha relazioni brevi ma (diciamo) approfondite. Il bomber, per usare un termine affine, “bomba un sacco”. Il fenomeno del “bomberismo” è dilagato grazie ai social network e ha ispirato la canzone Una vita da bomber (con l’immancabile bomber Bobo Vieri).

3. Boomer

Non è un termine nuovo: i boomer o baby boomer sono i nati tra la fine della Seconda guerra mondiale e la metà degli Anni ‘60: insomma, i figli del boom economico del dopoguerra. Nel linguaggio dei giovani, i boomer sono le persone più vecchie o all’antica, che non capiscono le mode e i tormentoni del momento. E che per questo vengono zittiti con l’espressione “ok, boomer”.

4. Cringe

Quando una situazione è particolarmente imbarazzante, dal vivo ma anche vista in tv, per i giovani è cringe. L’espressione deriva dal verbo inglese, che significa “farsi piccolo”, “acquattarsi”, nel senso di provare a nascondersi e diventare quasi invisibile per la vergogna.

5. Direct

Questo termine è molto specifico e si riferisce a un ambito particolare, molto frequentato dai giovani: Instagram. Il direct (da direct message: DM), è il messaggio privato inviato attraverso la piattaforma, che garantisce massima privacy.

6. Flammare

Nel gergo delle comunità di Internet, un flame è un’accesa discussione, che spesso sfocia nello scambio di insulti, insomma una rissa virtuale. Chi ha questo tipo di discussione, “flamma”. “Flammare”, quindi, è l’atto di accapigliarsi sul web tramite messaggi.

7. Fra

A lungo confinata al Nord, l’abbreviazione di "fratello", estremamente utilizzata tra amici, è stata ormai sdoganata in tutta Italia. Si alterna (tutto vero) a “bro”, dal significato identico dato che è l’abbreviazione di "brother".

8. Friendzonare

Letteralmente significa "mettere nella zona degli amici" (friend-zone) ed è dunque l’atto di respingere le avances di qualcuno. La versione originale sarebbe il classico “meglio se rimaniamo amici”/”ti vedo come amico”.

9. Sbocciare

Questo verbo non si riferisce alle piante, bensì… alle bottiglie. Alle “bocce”: di vino, ma non solo.
Nello slang giovanile sbocciare significa infatti stappare bottiglie, per consumare poi alcolici in compagnia.

10. Triggerare

“To trigger” in inglese vuol dire premere il grilletto e, allargando, innescare qualcosa. Come la rabbia di qualcuno. Oggi chi “triggera” fa qualcosa di particolarmente fastidioso e/o provocatorio, che porta a una reazione. Secondo l’Accademia della Crusca, in futuro potrebbe diventare un semplice sinonimo di “far arrabbiare”.

Foto apertura: oneinchpunch