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Il truffatore di Tinder: la vera storia di Shimon Hayut

Chi è il truffatore di cui tutti parlano e tutto sulla sua incredibile - quanto inquietante - storia.

Chi è il truffatore di cui tutti parlano e tutto sulla sua incredibile - quanto inquietante - storia.

Shimon Hayut, conosciuto anche con il nome falso di Simon Leviev, è un truffatore israeliano, condannato per furto, contraffazione e frode. Sono 10 i milioni di dollari che negli anni ha sottratto alla sue vittime, in giro per l’Europa, nel periodo compreso tra il 2017 e il 2019.

Come? Usando Tinder e una tattica nota come schema Ponzi. Shimon Hayut è nato il 27 settembre 1990, a Ramat Elchanan, Bnei Brak, Israele, e ha iniziato con le sue truffe fin dalla giovane età. Oggi, nonostante sia ricercato per frode in ben 7 Paesi, è un uomo libero.

Le prime truffe

Il nome di battesimo di Simon Leviev è Shimon Yehuda Hayut. Nasce in Israele, ma a 15 anni si trasferisce a New York, da amici di famiglia, che lo accuseranno in seguito di aver usato in modo improprio le loro carte di credito.

Le sue prime truffe risalgono proprio all'adolescenza, quando inizia a frodare il prossimo tramite assegni falsi. Nel 2011 viene accusato di furto, falsificazione e truffa proprio per aver incassato degli assegni rubati. Non si presenta al processo, ma scappa in Giordania con un passaporto falso (a nome di Mordechai Nisim Tapiro). Poi vola in Europa.

Nel 2012 viene incriminato da un tribunale israeliano per furto e contraffazione di assegni, nonché per aver lasciato incustodito un bambino di 5 anni al quale stava facendo da baby-sitter.

Le prime mosse su Tinder

Si iscrive a Tinder, dove inizia a truffare diverse donne, facendole innamorare di lui e poi chiedendo loro un numero sempre più alto di soldi. Nel 2015 viene arrestato in Finlandia e condannato a 3 anni di prigione, proprio per le frodi commesse contro queste donne. 

Nel momento dell’arresto, afferma di essere un uomo israeliano nato nel 1978: lo trovano con due passaporti israeliani contraffatti, tre patenti finte, 2 permessi di volo contraffatti e 5 carte di credito American Express falsificate.

Sconta due anni di prigione in Finlandia, dopodiché cambia il suo nome in Simon Leviev, scegliendo di usare questo cognome per far finta di avere un legame con Lev Avnerovich Leviev, un uomo d’affari israeliano, conosciuto come "Il re dei Diamanti".

Il secondo round su Tinder

Due celle non bastano a far perdere il vizio a un lupo. Esce di prigione nel 2017 e ricomincia con il suo gioco perverso su Tinder. Viaggia in vari Stati europei, facendo innamorare diverse donne di lui, o rendendosele molto amiche.

Utilizza diverse identità. Per esempio, in Germania si fa chiamare Michael Bilton. Riesce, ancora una volta, a truffare altre donne. Facendosi prestare delle cifre esorbitanti, che non restituirà mai.

Le seduce. Le ammalia con il suo fascino da milionario e con il personaggio costruito, millimetricamente, a tavolino. Mette in piedi una truffa colossale: ha dei nemici che vogliono ucciderlo. Usa delle finte foto della sua guardia del corpo ferita con tutte le sue vittime. Non può più usare le sue carte di credito e i suoi account bancari perché i “nemici” lo troverebbero.

Quando l’uomo che ami o a cui vuoi bene rischia la morte se non gli presti dei soldi, tu non pensi che stia mentendo. Glieli dai. Anche a costo di indebitarti e di metterti nei guai con i creditori. Il suo bluff si basa sull’utilizzo di uno schema Ponzi: usa il denaro rubato con l'inganno a una donna con un’altra, che sarà manipolata a sua volta e portata a prestare del denaro, da utilizzare con una terza persona. E così via.

L’epilogo e il documentario Netflix

Simon Leviev viene arrestato nel 2019 dall’Interpol, che lo ammanetta in Grecia con l’accusa di aver utilizzato un passaporto falso. Viene condannato a 15 mesi di prigione in Israele. Ne sconta soltanto 5 e oggi vive come se non avesse mai fatto nulla.

A raccontare la sua storia per conto di Netflix - nel documentario The Tinder Swindler - sono state 3 delle sue ultime vittime:

  1. Cecilie Schrøder Fjellhøy, norvegese, che vive a Londra, città dove lo ha conosciuto, che diventa la sua ragazza e viene truffata per 200.000 $;
  2. Pernilla Sjoholm, una ragazza svedese che diventa una sua cara amica e perde 45.000 $;
  3. Ayleen Charlotte, la seconda ragazza ufficiale di Simon, che viene truffata per 140.000 $: sarà proprio lei a farlo arrestare, ingannandolo a sua volta.

Come ci riesce? Grazie al desiderio di giustizia delle altre donne e alla pubblicazione dell’articolo The Tinder Swindler da parte del tabloid norvegese Verdens Gang, in cui vengono rese pubbliche le sue foto e rivelata la sua vera identità.

Una grande lezione di solidarietà femminile. Perché quando lo sporco è troppo ostinato, è necessario pulire a fondo. E se trovi il supporto di una rete sociale - fatta di amici, parenti, colleghi, Forze dell’Ordine, investigatori privati - la verità viene a galla, prima o poi.

Foto apertura: Netflix