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La storia perduta: Elisabetta Gnone ritorna a Fairy Oak

La scrittrice riporta su carta Pervinca e Vaniglia, e le fa rivivere ragazzine alle prese con le loro avventure e il loro villaggio fiabesco. Ancora una volta, la natura è la vera forza: «Nella natura puoi trovare un rifugio»

La scrittrice riporta su carta Pervinca e Vaniglia, e le fa rivivere ragazzine alle prese con le loro avventure e il loro villaggio fiabesco. Ancora una volta, la natura è la vera forza: «Nella natura puoi trovare un rifugio»

«In un periodo difficile come questo si sente il bisogno di evadere, e quando si scrive ci si cala in un altro mondo: ho pensato di portare i lettori nel mio»: Elisabetta Gnone commenta così l’arrivo del nuovo libro, “La storia perduta”, che è per lei e per chi conosce la saga un ritorno, appunto, in un mondo incantato.

Il ritorno del mondo incantato di Fairy Oak

Il libro, edito da Salani e nelle librerie dal 22 ottobre, è il nuovo capitolo di una trilogia molto amata sia dai ragazzi sia dagli adulti. Arriva dopo 15 anni dall’uscita del primo libro, e dopo una serie di racconti ambientati sempre nel magico mondo di Fairy Oak che Gnone, giornalista e ideatrice della serie a fumetti “Witch”, ha creato su misura. La scrittrice oggi vive con la sua famiglia sulle colline del Monferrato, ed è dalla natura, dalla sua eternità e dalla sua inesorabilità, che trae ispirazione e forza. Sopratutto in un momento così difficile, quello della pandemia da coronavirus, in cui spesso si sente il bisogno di evadere e di ritrovare il contatto con il mondo in tutte le sue forme.

«Noi viviamo in campagna - spiega Gnone - di fatto isolati, e siamo rimasti quelli che eravamo, la nostra vita non è cambiata. Quello che sta succedendo fuori, però, è entrato in casa, e ho pensato che in questo periodo difficile avrei potuto fare un regalo a lettori e lettrici, e tornare al villaggio. Penso inoltre che nella natura si può trovare forza. La natura è ciclica, riparte sempre, le stagioni si alternano, e c’è un che di consolante e incoraggiante in questo. Ho cercato di trasmetterlo anche nelle pagine del nuovo libro».

Per i tanti appassionati della saga, il nuovo capitolo è come un ritorno a casa. Solo che stavolta Pervinca e Vaniglia, le magiche gemelle di Fairy Oak, si guardano indietro, ricordano, e ricordando rivivono la loro giovinezza e si ritrovano.

E Gnone dal canto suo spera che il messaggio e i contenuti arrivino anche a chi, prima, Fairy Oak non la conosceva: `«Mi auguro che sia una piacevole sorpresa per molti - conferma - voglio pensare che quello che stiamo vivendo sia un ciclo necessario alla rigenerazione della vita, ho voluto raccontare i tempi della natura, affidarmi anche ai suoi insegnamenti e alle sue rassicurazioni. La natura è una certezza, e penso sia fondamentale imparare a osservare le sensazioni che da la natura, che può diventare un rifugio dalla pandemia». Anche quando non è possibile tornarci fisicamente, ma lo si fa attraverso le pagine di un libro.

"Fairy Oak: la storia perduta", la trama

Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immalinconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all’anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere.

Cominciò tutto con una lezione di storia, proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.