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Il lato positivo

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Le cene tra amici possono rivelarsi preziose occasioni di crescita interiore

Gli amici sono la famiglia che ci siamo scelti, quella con cui ci sentiamo più liberi e veri. Perché e come le cene in loro compagnia possono essere occasioni preziose per crescere. Assieme.

Gli amici sono la famiglia che ci siamo scelti, quella con cui ci sentiamo più liberi e veri. Perché e come le cene in loro compagnia possono essere occasioni preziose per crescere. Assieme.

Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
(Gabriel García Márquez)

Gli amici rappresentano un grande tesoro. Sono le persone che abbiamo scelto per affinità, sono quegli uomini e quelle donne in grado di consolarci, di farci sorridere, di far emergere la parte di noi più leggera, più entusiasta della vita, più fanciullesca. Sentiamo la voglia di trascorrere il nostro tempo con loro proprio perché ci fanno stare bene, ci distolgono dalle preoccupazioni o, al contrario, ci aiutano ad affrontarle e superarle, ci fanno compagnia in tutti i momenti della nostra vita.

Spesso organizziamo con loro gite in montagna, vere e proprie vacanze estive o semplici cene serali. Durante quest’ultime, oltre a divertirsi in modo leggero, possiamo anche, se l’occasione si presenta, affrontare un meraviglioso viaggio interiore, rafforzando anche la nostra amicizia reciproca.

Perché si rivelano preziose le cene con gli amici per la nostra interiorità

Si dice che gli amici rappresentano la famiglia che ci scegliamo. Questa “famiglia amicale” a differenza di quella di sangue non possiede dinamiche relazionali e generazionali che ci portano, inconsapevolmente, ad indossare la maschera che tutti i nostri parenti si aspettano da noi o che noi vogliamo indossare per fuggire da queste aspettative. Gli amici ci vedono per quello che siamo realmente. E proprio per questo motivo possiamo, interagendo con loro, guardarci dentro e crescere.

Capita spesso, infatti, che tra una risata e l’altra le nostre difese psicologiche abituali si abbassino e che senza nemmeno rendercene conto poniamo quella domanda a noi tanto cara o parliamo di quella questione che ci preoccupa o di quel malessere che ci disturba da un po’ e che non avevamo mai rivelato a nessuno. Il calore portato dagli amici, il loro non giudizio e la loro voglia di stare insieme a a noi in modo incondizionato ci porta a svelarci, a rilassarci, ad avere voglia di condividere il nostro mondo interiore.

Ci sono degli amici con cui mi capisco così bene che non solo non ho bisogno di concludere una frase, ma non ho neanche bisogno di cominciarla.
(Fabrizio Caramagna)

Come cogliere l’opportunità di crescita interiore con gli amici

Quando un nostro amico ci parla di se stesso o quando siamo noi stessi ad avere voglia di raccontarci si sta partendo per un viaggio insieme alla scoperta dei nostri abissi. Mai, allora, cambiare argomento, buttarla sul ridere, scherzare riguardo a ciò che si sente o si dice. E’ invece il momento di mettersi sull’attenti, concentrarsi sulle parole, sui non detti, sullo sguardo e trovare dentro noi stessi quell’empatia necessaria a rispondere a questa richiesta di presenza da parte dell’altro.

Per farlo possiamo provare a sfruttare la serata mediante i mezzi (che poi si rivelano essere le nostre passioni!) che abbiamo a disposizione: c’è chi sfrutta un incontro con gli amici per leggere i tarocchi riguardo a quella domanda, c’è chi preferisce raccontare insieme una fiaba che affronta tutte le vicende di un dramma, chi ancora ha voglia di inventare una canzone sull’argomento uscito durante quella cena. Creare insieme libera, elabora, trasforma. Non esiste un metodo di crescita interiore migliore dell’altro: quando si ha voglia di partire alla scoperta di qualcosa di nuovo tutto è utile e rivelatorio, se affrontato e vissuto con il cuore, con la voglia di stare insieme arricchendosi a vicenda, sapendo che il legame che ci unisce è già di per sé terapeutico. Sperimentate allora le vostre passioni con i vostri amici e rimarrete stupiti da quanta bellezza e unione emergerà da questo incontro di cuori.

Un amico conosce la melodia del nostro cuore e la canta quando ne dimentichiamo le parole.
(C.S. Lewis)