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Allergie, attenzione alle piante medicinali presenti in integratori e chewing gum

Integratori alimentari, chewing gum e altri prodotti apparentemente innocui possono scatenare allergie. Scopri le piante medicinali a rischio!

Integratori alimentari, chewing gum e altri prodotti apparentemente innocui possono scatenare allergie. Scopri le piante medicinali a rischio!

Le allergie sono sempre più un tormento per gli italiani. A soffrirne è ben un abitante dello Stivale su cinque, che può trovarsi a lottare con riniti allergiche, asma bronchiale, allergie professionali e disturbi scatenati dal contatto con il lattice, ma non solo.

Secondo gli esperti riunitisi durante il 27° Congresso Nazionale della Siaaic, la Società Italiana Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, anche l'uso di piante medicinali rappresenta un rischio concreto, persino quando sono semplici ingredienti di un chewing gum.

Le piante medicinali possono provocare reazioni avverse a carico dei tessuti orali, quali vescicole, ulcerazioni, esfoliazioni gengivali, cheratosi ed erosioni”, ha spiegato Sebastiano Gangemi, direttore della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica dell'Università di Messina.

Fra i prodotti apparentemente innocui, ma che in realtà rappresentano un pericolo non sono incluse solo gomme da masticare e travel gum, ma anche dentifrici e collutori cui vengono aggiunte fragranze quali la cannella e la camomilla.

Da non dimenticare, inoltre, i rischi associati alle piante medicinali contenute nelle tisane, negli integratori alimentari, negli ansiolitici, negli antidepressivi, nei prodotti contro i disturbi associati alla menopausa e per favorire la guarigione delle ferite, in quelli contro i dolori mestruali e la sindrome del colon irritabile.

Peraltro i possibili effetti collaterali dell'uso di principi attivi di origine vegetale possono andare ben oltre la comparsa dei sintomi di un'allergia.

Ecco alcune delle piante medicinali in commercio che potrebbero essere pericolose per la salute

  • La Cimicifuga racemosa. Utilizzata contro i disturbi della menopausa, potrebbe danneggiare gravemente il fegato, causare astenia e aumentare i livelli degli enzimi muscolari.
  • L’Hypericum perforatum. Noto anche come erba di San Giovanni, è usato contro la depressione. Spesso interagisce con i farmaci e può causare una sindrome da eccesso di serotonina.
  • Il Citrus aurantium. Comunemente detto arancio amaro, è potenzialmente tossico per il cuore. Per questo il Ministero della Salute ha ridotto le quantità consentite nei prodotti in commercio.
  • Il Piper methysticum. E' la kava, nota per i suoi effetti afrodisiaci, inebrianti e ansiolitici. Utilizzata fino a pochi anni da per trattare l'ansia e gli attacchi di panico, in alcuni paesi è stata ritirata dal commercio a causa di segnalazioni relative all'induzione di gravissimi danni al fegato.
  • La calendula. Casi clinici presentati durante il congresso Siaaic da Carmelo Genovese, esperto della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica dell'Università di Messina, suggeriscono che possa scatenare dermatiti da contatto.

Foto @ sometimes rains in JUN - Flickr

Tipsby Dea

Attenzione agli integratori alimentari

Gli integratori alimentari non richiedono prescrizione medica e spesso vengono assunti senza consultare il medico. Gli esperti ricordano però che contengono principi farmacologicamente attivi che possono interferire con i farmaci riducendone l'efficacia o aumentando la loro potenziale tossicità.