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Come capire perché il tuo gatto ti morde mentre lo accarezzi

Se il tuo gatto ti graffia o ti morde mentre lo accarezzi non arrabbiarti: cerca di capire perché lo fa. Ti aiuterà a risolvere il problema. Ecco come fare

Se il tuo gatto ti graffia o ti morde mentre lo accarezzi non arrabbiarti: cerca di capire perché lo fa. Ti aiuterà a risolvere il problema. Ecco come fare

I gatti in genere non aggrediscono i loro proprietari con graffi e morsi violenti, se non sono stati provocati. A volte però succede che un gatto si rivolti all’improvviso e sferri una zampata o addenti la mano di chi lo sta accarezzando quando, solo un momento prima, sembrava godersi le coccole.

Tutti i proprietari di gatto prima o poi “assaggiano” i graffi o i morsi del proprio amico

In alcuni casi si tratta anzi di una eventualità piuttosto frequente. L’importante è non farne una questione personale per non rischiare così di rovinare la relazione con l’animale. Questo comportamento stupisce infatti tanto più perché le vittime sono spesso proprio le mani amiche di chi si occupa dell’animale.

Per i proprietari è un comportamento inspiegabile e frustrante, soprattutto se diventa frequente o la regola nelle interazioni con l’amico a quattro zampe.

Sindrome del morso e della carezza

Gli americani hanno coniato addirittura l’espressione "Petting and biting Syndrome" (Sindrome del morso e della carezza) proprio a indicare quanto questa modalità di interazione può essere “pericolosa” per la serenità della relazione gatto-proprietario.

Perché il nostro gatto ci graffia o morde all’improvviso mentre lo accarezziamo

Basta non fare drammi. Esistono infatti diversi motivi per cui un gatto graffia o morde il proprietario che lo sta accarezzando. Cercare di comprenderli può aiutarci a prevenire il ripetersi del fenomeno e a evitare di rovinare un’amicizia per altro buona.

Vediamo quindi quali possono essere le ragioni dietro questo comportamento indesiderato del gatto.

Ipotesi etologica

Il gatto è un animale indipendente che non tollera troppo di sentirsi costretto a fare qualcosa o trattenuto fisicamente, motivo per cui vuole essere sempre lui a decidere se, quando e quanto lasciarsi accarezzare anche dai suoi proprietari.

Ipotesi fisiologica

L’ipotesi etologica si ricollega direttamente alla fisiologia del gatto. Secondo alcuni infatti i recettori tattili che si trovano nel derma felino sarebbero particolarmente sensibili e la loro iperattivazione durante le sedute di carezze troppo prolungate trasforma l’esperienza da piacevole a spiacevole in breve tempo.

In alcuni casi questa iperattivazione può essere così accentuata da causare una vera e propria sindrome dolorosa da contatto chiamata “iperestesia felina” che si può apprezzare talvolta come contrazione della cute del dorso del gatto dopo che questi è scappato via successivamente all’aggressione.

Ipotesi comportamentalista

Per altri questo comportamento può derivare da errori educativi. Gattini strappati alla madre troppo presto o non socializzati al contatto con l’uomo nelle prime settimane di vita potrebbero rendere i piccoli felini più restii a lasciarsi prendere anche da adulti e quindi più propensi a rivoltarsi quando accarezzati.

Anche l’abitudine di certi proprietari di far giocare il gatto con le proprie mani o altre parti del corpo può essere deleteria in questo senso, perché dà all’animale l’impressione che queste siano prede di cui disporre liberamente.

Ipotesi psicologica

Un’altra possibile spiegazione che si potrebbe definire quasi “freudiana” farebbe risalire questo comportamento a una specie di regressione infantile per cui il gatto adulto durante la seduta di carezze rivivrebbe i primi giorni di vita quando era la madre a calmarlo e rassicurarlo tramite il leccamento continuo e ripetuto del pelo. Il “risveglio” improvviso da questa sorta di torpore allucinatorio causerebbe uno choc nel gatto resosi improvvisamente conto di non essere con la madre, ma con una figura che non viene riconosciuta subito come nota e amica.

Ancora più difficile da dimostrare della precedente c’è infine l’ipotesi che vedrebbe il gatto accarezzato come vittima di uno stato allucinatorio simile a quello dovuto all’uso di LSD nell’uomo. Anche in questo caso sarebbe il mancato riconoscimento del proprietario come figura nota la causa dell'aggressione.

Photo credits © Diana Taliun - Fotolia.com

Tipsby Dea

A scuola di autocontrollo

Dal momento in cui al gattino cominciano a spuntare i denti da latte, verso la quinta settimana di vita, i morsi dati anche per gioco possono fare davvero molto male. Insegnategli ad auto-controllarsi: interrompendo subito qualunque interazione con lui e allontanandovi.