Ricette base

La ricetta della pinsa romana fatta in casa

  • Difficoltà

    facile

  • Categoria

    Preparazioni di base

  • Porzioni

    8

  • Tempo preparazione

    45 (+ 24 ore) min

    PT45M

  • Tempo cottura

    10 min

    PT10M

  • Tempo totale

    55 min

    PT55M

  • Cucina

    Italiana

  • Cottura

    Forno

Tutto, ma proprio tutto, sulla pinsa romana: dove e come nasce e perché non è una pizza.

Tutto, ma proprio tutto, sulla pinsa romana: dove e come nasce e perché non è una pizza.

Degna avversaria della pizza, la pinsa romana è una sorta di alternativa a questa. Apparentemente simili nell’aspetto (seppur aventi una forma diversa), pizza e pinsa allietano il sabato sera, e non solo, degli italiani. Se una cosa è certa è che, a vedersele fumanti e grondanti di farcia quali sono nel piatto, è praticamente impossibile resistere dall’addentarle.

Nonostante questo, esistono diverse differenze tra le due, e la prima è strettamente legata al territorio laziale. Quale farina si usa per la pinsa? E quanto costa fare una pinsa in casa? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Che cos’è la pinsa romana

Con il nome pinsa si intende una grande focaccia a lunga lievitazione, non rotonda ma allungata, che viene naturalmente cotta in forno e farcita con diversi ingredienti, che possono essere aggiunti sia da crudi che da cotti.

La particolarità della pinsa è il mix di farine che ne sta alla base, brevettato dal signor Corrado Di Marco nel 2001, che ne è di fatto l’inventore (nonostante sul web si trovino versioni contrastanti sulle origini della pinsa, che la vorrebbero ideata dagli antichi romani i quali, si narra, realizzassero un impasto mescolando cereali, acqua ed erbe aromatiche). Il Signor Di Marco ha inventato la pinsa a partire da un impasto a biga invertita tramandato dal nonno.

Perché non è una pizza

Sul perché la pinsa non sia una pizza ne abbiamo già ampiamente parlato in questo articolo. Qui ci limitiamo a dire che, oltre a differire negli ingredienti dell’impasto – la pizza è solitamente a base di farina 0 o 00, naturalmente con tutte le eccezioni del caso - l’originale pinsa romana si realizza rigorosamente con farina di riso, farina di frumento e farina di soia (oltre che lievito madre).

Una curiosità: sapete che le pinserie devono sostenere un vero controllo di qualità prima di poter essere certificate ed entrare a far parte di una cerchia di attività che realizzano la pinsa come imposto dal protocollo?

Pinsa romana: la ricetta per farla a casa

Come detto, di ricette per fare la pinsa in casa ce ne sono parecchie. Qui abbiamo preferito suggerirvi di provare quella di Marco Montuori, Pizza Chef dal 2004 e fondatore della Pinsa School dal 2016. Per preparare la pinsa procuratevi:

Ingredienti

  • 1 kg di mix di farine per pinsa
  • 720 g acqua fredda
  • 5 g Lievito di birra secco
  • 20 g Sale
  • 20 g Olio extravergine
  • Farina di riso qb

Preparazione della pinsa romana:

  1. Versate il mix di farine insieme al lievito di birra secco all’interno della ciotola della planetaria. Unite la maggior parte dell’acqua fredda mentre la planetaria è in esecuzione alla velocità minima.
  2. Una volta assorbita aumentate la velocità a 2 e aggiungete ancora acqua, lavorando per 5 minuti circa. Solo adesso unite il sale e l’acqua rimasta, fate assorbire quindi aggiungete l’olio. Lavorate fino a quando si sarà tutto assorbito.
  3. Lavorate a lungo con il gancio fino a quando l’impasto si sarà incordato. Trasferitelo in un contenitore e sigillate con la pellicola trasparente. Lasciate per due ore a temperatura ambiente, quindi trasferite in frigo per 24 ore (o 48, se preferite che l’impasto maturi ancora).
  4. Trascorso questo tempo, dividete l’impasto in panetti da 250 g ciascuno. Fate lievitare fino al raddoppio. Stendeteli quindi sul piano da lavoro spolverato di farina di riso e date una forma ovale, quindi infornate a 240 °C o alla massima temperatura del forno di casa. (L'ideale sarebbe 310-320 °C). Farcite a piacere e gustate.

Altri tipi di impasto

La vera e sola ricetta originale della pinsa romana è questa: si realizza con il mix di farine che abbiamo precedentemente visto. Tuttavia, nel corso del tempo ne sono nate, come è prevedibile, una serie di varianti che rispondono ora all’esigenza di sperimentare diversi impasti, ora a quella di soddisfare tutti i gusti e le esigenze. Ad esempio…

Pinsa integrale

E’ possibile provare una versione integrale della pinsa sostituendo una parte della farina di frumento con quella integrale. Tuttavia, si tratta di un’operazione che deve essere fatta con consapevolezza da parte di chi abbia una certa dimestichezza con la panificazione. Se non altro per riuscire poi a bilanciare la giusta quantità di acqua richiesta dall’impasto integrale.

Pinsa ai cereali

E’ inoltre possibile gustare un’ottima pinsa ai cereali, che risulta non solo altamente digeribile, ma anche piacevolmente croccante grazie alla presenza dei cereali. La sua resa rustica la rende perfetta per condimenti ricchi e saporiti.

Come farcire la pinsa romana

In quanto ai condimenti, la pinsa romana rappresenta una base da farcire con praticamente qualsiasi ingrediente. O mix di questi, naturalmente sapientemente abbinati. Pomodoro, mozzarella, prosciutto cotto o crudo, funghi e tanto altro. Condimenti tipici che meritano assolutamente una possibilità sono:

Pinsa al salmone e zucchine

Da arricchire con burrata e pomodorini a piacere: prediligete il salmone affumicato e le zucchine grigliate, se sono di stagione.

Pinsa con mortadella e stracciatella

Quella con mortadella e stracciatella è un classico. Generalmente viene accompagnata da pesto di pistacchio o granella di pistacchi, che aggiungono un tocco di gusto unico.

Pinsa alla carbonara

Oltre quella alla gricia e alla amtriciana, la pinsa alla carbonara rispetta come poche altre la provenienza romana della focaccia. Per portarla in tavola farcitela con guanciale, uovo, pecorino romano e pepe nero.

Pinsa romana: le ricette più famose del web

Facendo una rapida ricerca sul web è possibile imbattersi in una miriade di ricette della pinsa. Alcune sono più famose di altre. E portano firme autorevoli quali quella di Gabriele Bonci, chef e pizzaiolo romano conosciuto per la sua partecipazione a “La Prova del Cuoco“, o di Benedetta Rossi, famosa per il nome del suo blog e canale youtube “Fatto in casa da Benedetta” oltre che per la conduzione di diversi programmi di cucina.

La pinsa di Bonci

La pinsa di Bonci è riconducibile alla sua famosa tecnica di impasto. Il metodo Bonci, appunto. Ma anche agli ingredienti di quest’ultimo, che prevede un mix di farina (spesso di semola, farina 0 e farina di riso). La ricetta della pinsa romana di Bonci è ampiamente presente - e disponibile per l'assaggio - pressi i punti vendita siti non solo nella capitale, ma in diverse città italiane.

La pinsa di Benedetta

La Benedetta nazionale ha proposto, nel tempo, una serie di ricette per la pinsa, soprattutto per ciò che ne riguarda il condimento. Tuttavia, per sua ammissione, la ricetta della pinsa romana fatta in casa preferita da Benedetta è sicuramente quella integrale, condita semplicemente con olio, sale e origano e gustata ben calda appena tirata fuori dal forno. Sue sono la pinsa con pomodori arrosto, burrata e prosciutto; la pinsa con erbette ripassate e quella dolce con crema e mele caramellate.

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