Secondi Piatti

Pastrami, mon amour: dalle origini alla ricetta homemade

  • Difficoltà

    media

  • Categoria

    Secondi Piatti

  • Porzioni

    8

  • Tempo preparazione

    30 min

    PT30M

  • Tempo cottura

    7 ore min

    PT420M

  • Tempo totale

    7 ore e 30 min

    PT450M

  • Cucina

    Rumena

  • Cottura

    Forno

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul pastrami: cos'è, da dove viene e come si mangia.

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul pastrami: cos'è, da dove viene e come si mangia.

Siamo abituati ad associarlo all’immagine di Meg Ryan che lo addenta in una delle scene più iconiche del cinema americano quando, in un memorabile dialogo con Billy Crystal, simula un orgasmo in un affollato locale di New York. Il pastrami, una delle delizie gastronomiche più conosciute della cucina mondiale, spicca per il suo sapore unico e la sua succosità.

Ma vi siete mai chiesti da dove provenga? Già, perché potreste rimanere quantomeno stupiti dalla risposta. Di seguito ne scopriamo di più, approfondendone le origini, la storia e la ricetta del pastrami da fare in casa.

Cos’è il pastrami

Andiamo per gradi: il pastrami è un tipo di carne affumicata e speziata tradizionalmente realizzata con il manzo. Si presenta come una sorta di carpaccio o prosciutto, affettato sottilmente e servito insieme a salse e verdure varie, principalmente cavolo e crauti, ma anche sottaceti misti come i famosi cetriolini. A chi si chieda che sapore ha non possiamo che rispondere di provarlo: non ha niente a che vedere con la carne che siamo abituati a mangiare, sa di affumicato e sapido.

Altrettanto gustoso è nella versione pastrmi sandwich, racchiuso all’interno di due semplici fette di pane di segale (nella versione tradizionale) e mangiato come un panino. Contrariamente a quanto si possa pensare, come stiamo per approfondire, il pastrami è una ricetta rumena. E’ americana solo di adozione.

Origini del pastrami

Per comprendere il pastrami, è necessario fare un salto nel tempo e nello spazio, fino all'Europa orientale del XVII secolo. Questa preparazione vanta radici nelle culture ebraiche e rumene, ed è strettamente legata alla conservazione della carne prima dell'introduzione della refrigerazione moderna. Per poter rimanere commestibile per lunghi periodi, questa veniva dapprima strofinata con spezie e sali, poi affumicata ed essiccata. Cosa significa pastrami? Come Wikipedia insegna, “Il termine deriva dal turco pastırma, a sua volta derivato dal verbo turco bastırma che significa "premere".

Con l'arrivo dei primi ebrei ashkenaziti negli Stati Uniti nel tardo XIX secolo, il pastrami ha iniziato a diffondersi in America, diventando un'iconica specialità gastronomica della cucina ebraica nella città di New York (insieme ai bagels, tra l'altro).

Pastrami, ricetta home made

La preparazione del pastrami richiede tempo, pazienza e un profondo rispetto per il processo. A rendere la carne così morbida e saporita sono l’aromatizzazione data dalle spezie e la lunga cottura. Se il metodo tradizionale comprende anche l'affumicatura a legna, ci rendiamo conto che tra le mura domestiche non tutti possono metterla in pratica, per cui la ricetta del pastrami fatto in casa prevede una cottura in forno.

Niente paura, però, perché con qualche piccolo accorgimento, come l'utilizzo delle spezie giuste e, se vogliamo, l'inserimento in forno di trucioli di legno (come vi spieghiamo nel procedimento) si può ottenere un risultato altrettanto soddisfacente.

A chi si chiede come condirlo, il pastrami raggiunge il suo inconfondibile sapore con un preciso mix di spezie (tra le quali vi consigliamo di non far mancare la paprika affumicata). Bene, fatte le dovute premesse, passiamo a ingredienti e procedimento step by step.

Ingredienti

  • 2 kg di petto di manzo
  • 3 l di acqua
  • 270 g di sale
  • 30 g di sale rosa
  • 1 cucchiaio di pepe in grani
  • 1 cucchiaino di aglio in polvere
  • 1 cucchiaio di semi di coriandolo
  • 1 cucchiaino di semi di finocchio
  • 1 cucchiaino di paprika affumicata
  • 200 g di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di pepe nero in grani
  • 2 cucchiai di semi di coriandolo

La ricetta del Pastrami

  1. Versate in una pentola capiente tutti gli ingredienti che vi serviranno per preparare la salamoia insieme all’acqua. Fate scaldare bene, fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto. Lasciate raffreddare completamente.
  2. Trasferite la salamoia in un contenitore abbastanza ampio da contenere la carne, quindi introducetevi il manzo e ponete in frigo per 5 giorni in modo che la carne abbia tempo di marinare a dovere.
  3. Trascorso questo tempo, prelevate la carne dalla salamoia, lavatela sotto l'acqua fredda e fate in modo da portarla a temperatura ambiente.
  4. Preriscaldate il forno a 120°C e, per ottenere l’effetto affumicato (sempre se lo desiderate) potete versare in una grande teglia dei trucioli di legno.
  5. Ponetela dentro il forno e, sopra questa, posizionate una griglia sulla quale adagerete la carne coprendola con della carta stagnola ma lasciando lo spazio sufficiente tra questa e la carne per fare circolare bene il fumo.
  6. Fate cuocere in forno per 3-4 ore, o fino a quando la carne, infilzata con un termometro da cucina, avrà raggiunto una temperatura interna di 60°C al centro.
  7. Da questo momento in poi, continuate la cottura del pastrami a vapore, ponendo dell'acqua bollente in una teglia profonda fino ad un'altezza di 2 cm.
  8. Calcolate altre 3 ore circa di cottura.
  9. Per capire se il pastrami è pronto, fate la prova di tagliare la carne, risulterà estremamente tenera. Lasciate riposare almeno mezz’ora prima di tagliarla definitivamente e servirla.

Ecco terminata la ricetta americana del pastrami più semplice che possiate riprodurre in casa.

Come mangiare il pastrami

Facendo seguito alla fine del primo paragrafo, esistono diversi modi di gustare questa delizia per cui, se vi chiedete come si mangia il pastrami, vi suggeriamo anche di proporlo...

  • Nell’iconico panino Reuben, con pane di segale o integrale, salsa russa, crauti scolati e leggermente tritati, una fetta di formaggio fuso.
  • In insalata: per un piatto leggero ma saporito, realizzate un'insalata mescolando foglie di lattuga e verdure varie, aggiungete alcune fette di pastrami e condite il tutto con una vinaigrette.
  • Ai più temerari consigliamo di usarlo come condimento per la pizza, oppure come secondo piatto da accompagnare, magari, con un purè di patate.
  • Può finire, infine, anche all’interno del ripieno dei tacos, dei burritos, delle piadine e tanto altro.

Se, invece, siete in cerca di idee su come servirlo, il pastrami può essere portato in tavola su un tagliere ed essere affettato sul momento. 

Pastrami in Italia, dove mangiarlo?

Il pastrami in Italia non è così diffuso come altre preparazioni americane quali gli hamburger o gli smashed burger che tanto stanno spopolando negli ultimi tempi. Inizia a fare timidamente capolino tra le proposte dei menù di alcuni dei fast food americani presenti nelle nostre grandi città.

Anche se poco comune, dicevamo, non significa che sia impossibile trovarlo. Non vi stupirà sapere che a Roma, data la forte influenza ebraica della quale la cucina romana è intrisa, lo si può assaggiare presso il Bar del Cappuccino. A Milano, tra gli altri, lo trovate da Dad’s Deli. A Bologna potete gustarlo anche da Parsit. A Napoli da Lord Tonino. Naturalmente la scelta è molto più vasta: fate una ricerca nella vostra zona.