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Marco Bellavia e la depressione come "prodotto di consumo"

È più grave che Ginevra Lamborghini dica che merita di essere bullizzato o che il team Gf con Signorini in testa abbiano alimentato e poi messo alla gogna chi ha maltrattato una persona con un disturbo mentale?

È più grave che Ginevra Lamborghini dica che merita di essere bullizzato o che il team Gf con Signorini in testa abbiano alimentato e poi messo alla gogna chi ha maltrattato una persona con un disturbo mentale?

Il caso Marco Bellavia al Grande Fratello Vip tiene banco da diversi giorni. Il volto noto ai bimbi degli anni Ottanta, appassionati di Bim Bum Bam, oggi è un mental coach e combatte da tempo contro la depressione. Deve essere sembrato un colpaccio agli autori del GfVip che, oltre ad avere il caso Ciacci-sieropositivo, potevano giocare anche sul tavolo della salute mentale. Obiettivo: risollevare gli ascolti di un programma ormai consunto, facendo un camouflage con le tinte del discorso di pubblica utilità. Non è andata esattamente così.

Marco Bellavia: il caso

Marco Bellavia, oggi 57 anni, accetta di entrare nella casa del Grande Fratello Vip. Durante i provini non dà segnali di sofferenza psicologica e rivela di soffrire di depressione solo una volta entrato nella Casa. Tuttavia, durante le selezioni, c'è un team di psicologi incaricati di vagliare le persone selezionate. Forse non sono i professionisti giusti per questo programma, se non si sono accorti di quanto fosse profondo il malessere di Bellavia al di là della facciata.

L'ex volto di Bim Bum Bam ha in testa un obiettivo: «sono qui anche per parlare di queste sofferenze mentali, da solo non ce la faccio , ma se mi aiutate tutti ce la posso fare». Ma l'appello sincero è caduto nel vuoto, portando alla luce il peggio dei concorrenti in casa. Infatti, fatta eccezione per la giovane influencer Alessandra Fiordelisi (che ora ha messo il suo nome sulle Search di Google in modo positivo), Bellavia viene ridicolizzato da tutti, ma proprio tutti. C'è chi lo prende in giro, chi lo ignora mentre piange raggomitolato in un angolo, chi lo ridicolizza.

A suscitare maggiore scandalo sono le dichiarazioni di Wilma Goich che, da donna adulta, avrebbe potuto portare un atteggiamento più maturo nella casa sul tema. Ma è Ginevra Lamborghini il capro espiatorio di un branco di persone superficiali e cattive. Lei dice a Bellavia «meriti di essere bullizzato» e il Grande Fratello le fa pagare le conseguenze.

Intanto Bellavia decide di lasciare la casa lo scorso primo ottobre. In confessionale dice: «questa Casa mi muove dentro dei mostri che non riesco a controllare». Chiede scusa a Mediaset e alla produzione e va via.

La puntata del 3 ottobre e il mea culpa di Signorini

«Il reality ci mostra la realtà e, purtroppo, quello che abbiamo visto fa parte del nostro quotidiano», dice un Alfonso Signorini contrito, con gli occhi spalancati verso la telecamera. Il suo programma zombie ha finalmente l'attenzione che si merita e lui vuole dimostrare che il bullismo ce l'ha a cuore.

La produzione chiede la testa di Ginevra Lamborghini e indice un televoto flash per Giovanni Ciacci, Gegia, Elenoire Ferruzzi e Patrizia Rossetti. Perde Ciacci che, da soggetto sensibilizzatore verso la sieropositività, si è ritrovato ad essere solo un personaggio eccentrico e insensibile alla depressione altrui. Ha commentato l'esito del televoto con un balbettante «non avevo capito».

E nei giorni successivi tutti continuano a dire proprio così, che «non avevano capito». Perché è la cosa giusta da dire, quella politically correct. Forse a suggerire la versione sono stati gli stessi psicologici del programma.

Ma se a parole si guarda alla depressione e alla salute mentale con grande attenzione, perché nei fatti tutti i protagonisti hanno ritenuto lecito trattarla (nel 2022) come «roba da matti», qualcosa da portare «alla neurodeliri»?

Depressione, un prodotto di consumo?

Il Covid e i lockdown ci hanno portato a guardare alla depressione con maggior attenzione. Il governo ha varato il bonus psicologo per riuscire a impattare su quella che è già una pandemia, forse silenziosa, ma dilagante e mortale.

Ci sono molti fan di Marco Bellavia che hanno condannato il Grande Fratello Vip. Avrebbero voluto che l'intero cast fosse rimandato a casa, ma lo show deve andare avanti e questo lo sanno tutti. I realisti, soprattutto. Quelli che il bullismo lo conoscono, ma non lo hanno mai subìto. Quelli che se ne fregano e lo considerano solo qualcosa che fa parte della vita. E che a volte si esagera davvero con questa "cosa" della salute mentale.

Per gli autori invece la depressione - anzi, questa specifica depressione, quella di Marco - è oro. Hanno tirato su un'intera puntata del GfVip sul tema. Hanno strigliato chi andava strigliato. Hanno monetizzato sul televoto e sulla pubblicità. Insomma, hanno trasformato la depressione in un prodotto di consumo. Viene da pensare che avessero provato a fare lo stesso anche con la sieropositività di Ciacci, che non ha avuto troppo seguito e, forse anche per questo, è stralciata dai copioni.

Ciò che di bello rimane in questa storia sono i video e i post di chi si è schierato con Marco Bellavia che, ammettiamolo, avevamo un po' tutti dimenticato. Il successo non è clemente con chi lo incontra giovane. Lo sa bene anche una vera dea come Cara Delevingne, braccata dai paparazzi e raccontata senza pudore in situazioni di grave disagio mentale. Ma, con il giusto supporto, la depressione può essere affrontata. E forse ha ragione Marco quando dice che un gruppo può essere la forza di chi combatte contro il male oscuro.

Foto: Mediaset