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Tornado Harry & Meghan, dalla serie alla biografia: tutto ciò che i Sussex hanno (e non) svelato

A chiusura dell'anno della morte della Regina Elisabetta, Harry e Meghan hanno rilasciato serie Netflix e libro: saranno queste le pietre tombali per i Windsor?

A chiusura dell'anno della morte della Regina Elisabetta, Harry e Meghan hanno rilasciato serie Netflix e libro: saranno queste le pietre tombali per i Windsor?

Dopo la morte della Regina Elisabetta Harry e Meghan hanno sferrato un uno-due violentissimo sulla corona di Re Carlo III e l'intera istituzione monarchica inglese. Non hanno lasciato nemmeno terminare l'anno che ha visto il decesso della sovrana, per dare l'ok all'uscita della miniserie Netflix e della biografia di Harry, Spare, pubblicato in Italia da Mondadori.

Che il 2022 fosse l'anno della chiarezza per i Sussex non era scontato. Ma dopo l'intervista concessa ad Oprah, eravamo certi che avremmo ascoltato ancora alcuni ritornelli da parte dei due fuggitivi reali. Razzismo, salute mentale, bugie, ma anche famiglia: sono temi ricorrenti sia nella biografia del secondogenito di Re Carlo III sia nella serie costruita da Netflix su misura per la coppia. Ecco ciò che abbiamo imparato dai sei episodi e quello che ci aspetta nel libro.

Di cosa parla Harry&Meghan

Harry&Meghan è una miniserie di sei episodi prodotta da Netflix, che ricostruisce la storia d'amore dei duchi di Sussex e dà loro voce per raccontare per la prima volta la verità dietro la cosiddetta Megxit, l'abbandono della carica di senior royal.

I Sussex hanno un sacco di amici

In Harry&Meghan la prima cosa che emerge è che i Sussex hanno un sacco di amici. Il ruolo di questi sodali della coppia nella serie è soprattutto uno: dire le cose che gli ex reali non vogliono dire. E infatti da loro che arrivano le letture razziste degli eventi che hanno minato la serenità e la salute mentale di Meghan Markle.

Il ritornello che riconduce tutte le colpe alla “razza mista” della duchessa si concentra per lo più nelle prime tre puntate e non esce mai dalle bocche dei protagonisti, quanto da esperti come la scrittrice Afua Hirsch, David Olusoga, scrittore nero inglese, ma anche celebrity come Serena Williams. Di sicuro è stato un comodo escamotage per ricostruire ferite ancora sanguinanti nella storia britannica, ma non tutto è determinato dalla storia.

I veri nemici di Harry e Meghan

Sin dalle prime battute della serie, Harry e Meghan ci tengono a tenere il punto su chi è davvero il nemico. Il dito è puntato contro l'istituzione e la stampa prevenuta e aggressiva verso Meghan. Il motivo? Il razzismo insito nel Dna inglese, ovvio. Non si cancellano così secoli di Commonwealth e schiavitù – e questo argomento, nell'anno della morte della sovrana più amata dagli inglesi, brucia. La pelle della duchessa non ha fatto altro che rinfocolare la questione. «Loro volevano distruggermi», dice Meghan, parlando dei veri villain di questa storia, la Royal Rota.

Per chi non lo sapesse, la Royal Rota è è un sistema di accreditamento esclusivo, organizzato dalla News Media Association, il cui obiettivo è quello di coprire tutti gli eventi legati alla monarchia britannica, siano essi attività nel Regno Unito o all'estero, in anteprima. In cambio i media assicurano spazio, tempo e privacy ai membri senior. Cosa che nel caso di Meghan, secondo Harry, è proprio saltato. Disse colui che, anche prima dell'addio alla famiglia reale, aveva iniziato a registrare un video diario.

Meghan mente su tre punti

Nella serie Meghan mente su tre punti. Iniziamo dalla scena che ha messo in imbarazzo tutti (anche Harry): l'inchino. Lei ha dichiarato di non esser stata preparata al ruolo. Di aver provato la courtesy solo poco prima di conoscere la regina. Di aver imparato l'inno britannico grazie a Google.

Ma The Times, che ha definito la serie una soap opera, ha dichiarato che sei mesi prima del matrimonio l'allora segretario privato di Harry, Ed Lane Fox, presentò a Meghan un dossier di 30 punti ricco di informazioni e contatti utili per la vita che stava per intraprendere. Dalla moda alla famiglia reale, passando per la costituzione e la vita pubblica: il documento prendeva tutto in considerazione e suggeriva un esperto da contattare per ogni branca. Esperti che la duchessa non ha mai interpellato, fatta eccezione per Sir Christopher Geigt, l'ex segretario privato della regina Elisabetta II, e una persona attiva nel mondo della moda.

La seconda bugia è legata alla nipote di Meghan Markle, Ashleigh Hale. Lei dice di aver subito pressioni per escludere sua nipote dalla lista degli invitati al royal wedding. Ma dalle colonne del Times il portavoce dei Windsor rivela che è stata la duchessa, in autonomia, a scegliere di non mettere la ragazza sotto i riflettori.

In terzo luogo, la stessa fonte smentisce che l'intervista che Meghan e Harry hanno dato alla BBC dopo l'annuncio del fidanzamento sia stata orchestrata da terzi: «Hanno detto ciò che volevano. [Meghan] controllava ogni minuscolo dettaglio su come il suo fidanzamento doveva essere reso pubblico».

Meghan come Diana

Diana è al centro di molti discorsi del principe Harry. È quasi solo lui a nominarla. Anche quando parla di sua moglie, gettata in pasto ai tabloid proprio come sua madre, racconta che la famiglia ha minimizzato, dicendo che tanto clamore era legato al suo essere un'attrice americana. Che sarebbe passata. Ma così non è stato. «Non sono stata abbandonata, ma deliberatamente messa in pericolo», ha aggiunto Meghan. E se non è una bomba sulla Corona, questa...

La verità – almeno secondo i Sussex – è che a Buckingham Palace e a Kensington Palace non si digeriva bene il fatto che Meghan attirasse più flash e guadagnasse più copertine della Regina, di Carlo e Camilla, o di William e Kate. Ehi, un momento, dove l'avevamo già visto? Ah già, con Diana. E la quarta serie di The Crown, con il famoso tour in Australia, ce lo ha aveva già ricordato.

Fratelli coltelli

Per la prima volta Harry punta il dito verso suo fratello William, ma anche verso papà Carlo e, in parte, verso sua nonna. Infatti, quando racconta i fatidici giorni di gennaio 2020, spiegando perché lui e Meghan hanno rilasciato l'annuncio via Instagram, parla di fughe di notizie, di esser stato spinto proprio da suo padre a mettere per iscritto i suoi piani (poi finiti sui giornali) e di un comunicato congiunto che tale non è. Parla di urla di William, che fatichiamo a pensare arrabbiato. Di mogli scelte perché perfette per il ruolo, non per gli uomini (che si parli di Kate è scontato). Parla di Elisabetta II che si nega al nipote prediletto, dopo aver fissato con lui un appuntamento. Insomma, il vaso è rotto e non sappiamo se nemmeno la pratica del Kintsugi potrà mai risanarne le crepe.

Cosa viene dopo

«Questa è la storia di un ragazzo e una ragazza destinati a stare insieme», legge Meghan, recitando alcuni passaggi del discorso pronunciato la notte del suo matrimonio. Ripercorrendo le tappe delle rocambolesche e angosciose fughe dal Canada verso la California, guardando i video con Archie e Lilibet che – con buona pace della privacy – vengono mostrati in più passaggi della serie, viene da dire: Love wins. Ma quale amore? Quello di Harry e Meghan? Quello per la famiglia vera contro quello per un'istituzione a cui Elisabetta II ha dedicato la vita? Quello per i soldi? Perché non si può far finta che sia stato fatto tutto per beneficenza.

Ora che anche Spare è in libreria e le due interviste di Harry rilasciate per la Gran Bretagna e gli Stati Uniti stanno per essere trasmesse, non resta che attendere la reazione della Corona. Ad oggi, si odono solo i lamenti dei Sussex che chiedono di essere amati come esseri umani e non parti di un ingranaggio. Da Buckingham Palace, ad oggi, arriva solo silenzio.