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Jonathan Bazzi: «Essenzialmente leggo e scrivo»

Lo scrittore Jonathan Bazzi racconta la sua giornata tipo durante la quarantena a Deabyday.

L'emergenza sanitaria ci impone di rimanere all'interno delle mura domestiche: non soltanto un'occasione per dedicarsi alle attività rimandate da tempo, ma anche per immergersi più profondamente in quelle che fanno parte della nostra quotidianità. É il caso dello scrittore Jonathan Bazzi, che sta continuando a vivere la sua vita da scrittore: 

«Io personalmente sto come tutti noi trascorrendo questo periodo a casa, leggo, scrivo, essenzialmente».

Grazie alla maggiore disponibilità di tempo, con gli impegni che di colpo si annullano e le scadenze che si dilatano, la quarantena sembra essere il momento perfetto per prendersi maggiormente cura di sé stessi, a partire dal cibo:

«Mi dedico più di quel che facevo prima alla cucina, alla cura e alla preparazione dei cibi e questa è una cosa importante in cui credo ».

In questo tempo le nuove tecnologie possono assumere maggiormente le funzioni originarie e più positive, ovvero quelle di mettere in comunicazione le persone fra loro e c'è chi, come Jonathan sfrutta tutto il loro potenziale per continuare a parlare del suo libro, "Febbre":

«Vado avanti a presentare e a parlare di Febbre, che è il mio libro uscito con Fandango a maggio dell'anno scorso attraverso i social, quindi con le presentazioni e con le live ».

 

Intervista raccolta da Luca Dellisanti

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