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Tecla Insolia: «La mia canzone sulla forza delle donne»

Intervista alla 16enne Tecla Insolia, in gara al Festival di Sanremo con il brano “8 marzo”: «La violenza di genere? Anche una ragazza della mia età si rende conto di ciò che le succede intorno».

Intervista alla 16enne Tecla Insolia, in gara al Festival di Sanremo con il brano “8 marzo”: «La violenza di genere? Anche una ragazza della mia età si rende conto di ciò che le succede intorno».

Tecla Insolia è una 16enne come tante, ma diversa da tutte le altre. Va infatti a scuola (ed è per questo che l’ho chiamata dopo le 17), ma presto andrà anche al Festival di Sanremo (ed è per questo che l’ho chiamata), dove sarà in gara tra le Nuove Proposte con “8 marzo”, brano dal testo molto forte, che parla della violenza di genere e della forza, anzi resilienza, delle donne.

Parteciperà alla 70esima edizione del Festival in quanto vincitrice di Sanremo Young. E giovane lo è, davvero tanto. Ma forse non si è mai troppo giovani per cantare sul palco dell’Ariston, quando cantare rappresenta un’esigenza: «Da quello che ricordo ho sempre cantato, fa parte di me. Di recente mia mamma mi ha fatto vedere un video in cui canto “Felicità” di Al Bano e Romina Power sul fasciatoio».

Intervista a Tecla Insolia

Sanremo si avvicina. Sei emozionata?

Sono una persona molto ansiosa, ma in fondo credo sia giusto avere un po’ di adrenalina: se non ce l’hai vuol dire che non stai facendo ciò che ti piace. Quindi sì, sono carica e anche un po’ preoccupata, lo ammetto, di sbagliare qualcosa.

“8 marzo” non è inedita, visto che l’hai già cantata come ospite di Sanremo Giovani. Come la presenteresti a chi non l’ha ascoltata?

Innanzitutto, non parla della festa delle donne. Ma è un inno alla loro forza. È un brano che si racconta da solo, tra i primi i primi che mi sono stati proposti e ma capace di entrarmi subito nel cuore. Con “8 marzo” voglio dimostrare che una ragazza della mia età si rende conto di ciò che le succede intorno.

Le nuove generazioni parlano di più di violenza sulle donne, c’è insomma una maggiore sensibilità?

Non quanto vorrei, purtroppo. La violenza è qualcosa che succede, che è sempre attuale. Dobbiamo imparare a raccontare la verità, sia a noi stessi che agli altri. Vorrei ci fossero più discussioni e ragionamenti importanti tra i ragazzi della mia età.

Sei molto giovane. Ti posso chiedere se ti sono già capitati episodi spiacevoli?

Fortunatamente no. Mi hanno già chiesto come posso cantare un brano su questo tema, senza averlo provato sulla mia pelle. Ma se ho una qualità che mi riconosco, è l’empatia: anche se non ho vissuto qualcosa, non significa che non lo possa capire.

Hai dichiarato: «Nessuno può decidere cosa dobbiamo fare, dire o essere». È capitato che qualcuno ti dicesse che non potevi fare qualcosa in quanto femmina?

Quando ho detto quella cosa parlavo sia per le donne che gli uomini. Mi è già capitato, sì. Già la scuola è un’incubatrice dove cercano di creare individui con gli stampini. Non dico che dobbiamo ribellarci, ma dovremmo almeno far capire che abbiamo le nostre idee.

Ti consideri una femminista?

Mmm… Mi definisco una giovane donna che ha delle idee. Di questo sono sicura.

A Sanremo Young hai duettato con Noemi e Arisa. Hai una venerazione per Tenco, ma con lui purtroppo non potrai farlo. C’è un artista con cui vorresti collaborare?

Sì, c’è un cantautore italiano che mi piace molto: Mannarino, con cui mi piacerebbe un giorno anche solo parlare (ride, ndr).

Possiamo dire che Mannarino è il tuo cantante preferito?

Sì, insieme a Billie Eilish, che è completamente diversa da lui. Mi piace perché è una ragazza che sta rivoluzionando il mondo della discografia mondiale. È geniale. E poi canta... canta bene.

Qual è la tua canzone preferita?

Domanda molto difficile. Ti dico quella che sto ascoltando di più in questo periodo: “Calling You” di Jeff Buckley.

Hai studiato canto e recitazione. Come attrice puoi vantare una piccola parte nella fiction di RaiUno “L’allieva”. Se dovessi scegliere tra le due carriere?

Voglio portare avanti tutte e due le cose. L’idea che un cantante non possa fare l’attore e viceversa è tutta italiana. Lasciando stare gli Stati Uniti, basta guardare alla Francia dove ci sono artisti in grado di cantare, recitare e anche ballare benissimo. E che lo fanno contemporaneamente.

A questo punto ti chiedo anche film e attore preferiti.

“Call Me by Your Name” di Luca Guadagnino, mentre per l’attore in questo momento di dico una donna, Scarlett Johansson.

Canti benissimo. Sai anche suonare qualche strumento?

Il pianoforte. Ma in futuro vorrei imparare a suonare la chitarra e il violino.

Musica e recitazione sono già due lavori per te. Hai qualche hobby?

Mi piace molto disegnare e leggere. Al momento sto leggendo “La metamorfosi” di Franz Kafka, mentre il mio romanzo preferito è “L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery.

Torniamo a Sanremo. Non posso non chiederti delle polemiche scatenate dalle dichiarazioni di Amadeus. Che ne pensi?

Diciamo che al Festival ‘devono’ esserci polemiche. Comunque, o davvero Amadeus ha scelto Francesca Sofia Novello per la bellezza e già questo, vabbè… oppure l’ha scelta perché non ha tratto vantaggio dall’essere la fidanzata di questo grande uomo che è Valentino Rossi. Però sono sicura che né Amadeus né alcuna altra persona al mondo direbbe a un uomo: «Bravo, sai stare un passo indietro rispetto alla tua grande donna».

E dei testi misogini di Junior Cally cosa mi dici?

Non ho ascoltato i brani incriminati, non mi sono interessata molto alla vicenda. Credo però che la musica sia un mezzo di comunicazione e che perciò andrebbe utilizzata come tale, per esprimere cose belle. E incitare alla violenza sulle donne non lo è.

Tecla, come ti vedi tra dieci anni?

Sto cercando di non crearmi grandi aspettative, di vivere felice, facendo quello che mi piace. Non so dirti come mi vedo tra dieci anni. Spero di star facendo qualcosa che voglio, come adesso.  

Foto apertura: Facebook Tecla Insolia Official