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Yummy dummies - ricette a prova di incapacy

  • Difficoltà

    media

  • Categoria

    Antipasti

  • Porzioni

    5

  • Tempo preparazione

    20 min

    PT20M

  • Tempo cottura

    30 min

    PT30M

  • Tempo totale

    50 min

    PT50M

  • Cucina

    italiana

  • Cottura

    fritta

Ci sono quegli sfizi che basta sapere che esistono per essere appagati. Certo, magnarseli è meglio, con le dovute accortezze. Ecco le mozzarelle in carrozza secondo Sofia.

Ci sono quegli sfizi che basta sapere che esistono per essere appagati. Certo, magnarseli è meglio, con le dovute accortezze. Ecco le mozzarelle in carrozza secondo Sofia.

Purtroppo, nonostante la mia opera di divulgazione quotidiana e petulante, qualcuno ancora ritiene opportuno utilizzare l’espressione “comfort food” quando si parla di alcune ricette o di alcuni cibi, generando in me sempre un po’ di imbarazzo, ma onestamente anche un po’ di invidia. Invidia perché a me, quando sto a pezzi, neanche Gesù mi può aiutare, figuriamoci una cosa da mangiare, che oltretutto mi dovrò pure preparare da sola.

Mozzarella in carrozza, il piacere pensato

Tuttavia, visto che da poco ho scoperto che non esisto solo io, e visto anche che la dottoressa mi ha detto che devo fare l’esercizio di andare verso gli altri in modo accogliente (a me non va per niente), non facciamo ovviamente un comfort food, facciamo quella che io credo essere la ricetta che unisce religioni, idee politiche, Montecchi e Capuleti, suocere e nuore: la mozzarella in carrozza.

La mozzarella in carrozza io non la preparo quasi mai, nonostante sia uno dei miei piatti preferiti, perché fa parte di quelle cose che mi basta solo pensare che esistano e che perdono di senso e forza nel momento in cui le realizzo. No forse la mozzarella in carrozza non perde la sua forza, (scherzo!), forse sono solo pigra. Però fa parte di quelle cose a cui penso quando non so cosa voglio e cosa mi piace - ossia sempre - e mi ridà un po’ di certezza, soprattutto quando immagino e posticipo la mia felicità a un futuro solo pensato, c’è qualcosa che mi piace sempre e nel presente.

Le varianti sono molteplici e tutte giuste e tutte sbagliate, come quando ti accosti a una qualsiasi ricetta regionale: c’è sempre qualcuno che ti tratta da sacrilega, usurpatrice della tradizione, rapitore di culture altrui Non me ne frega niente, abbiate pazienza, la mia versione preferita è quella con un’acciuga dentro.

Cosa vi serve per questa ricetta pensata:

Ingredienti

  • 10 fette di pane in cassetta
  • 250 g di mozzarella
  • 10 filetti di acciuga
  • 3/4 uova
  • Farina e pangrattato per la panatura
  • Olio di semi
  • Sale e pepe

Ingredienti mozzarelle in carrozza

Allora incapacy miei, l’unico pensiero reale che dovete tenere a mente è che non vi dovete fare male, perché ci sono diversi elementi di pericolo: l’acqua della mozzarella a contatto con l’olio bollente, i coltelli e la vostra passione che vi spinge a mettervi col naso sopra la pentola durante la frittura... Ecco, forse questa ricetta vi insegna che l’evanescenza va bene durante tutta la giornata, ma non mentre preparate la mozzarella in carrozza, quindi per questi 20 minuti cercate di essere quello che non siete: persone attente e concrete.

  1. Per non trovarsi al centro grandi ustionati dovete gentilmente tagliare a fette la mozzarella e adagiarla su dei fogli di carta assorbente, magari strizzatela un po’ con le mani anche, in modo che perda tutta l’acqua e quando la friggete non vi scoppia la vita in mano.

    mozzarella tagliata

  2. Una volta che la mozzarella risulta abbastanza asciutta prendete il pane in cassetta e adagiateci sopra due fettine di mozzarella e due filetti di acciuga, se vi piace anche un po’ di pepe, coprite con un’altra fetta di pane e tagliate i bordi.

    mozzarella e acciughe

    mozzarella in carrozza pane

  3. Quando siete pronti, sicuri di non esservi tagliati anche le dita insieme ai bordi, passate la mozzarella prima nell’uovo, avendo cura che questo sia presente anche, e soprattutto, sui bordi, poi nella farina, e poi di nuovo nell’uovo e solo alla fine nel pangrattato.
  4. Attenzione ai bordi, non mi fate ripetere sempre le stesse maledette cose.
  5. In una pentola capiente versate abbondante olio di semi di arachidi e quando arriva alla temperatura di circa 170°C immergeteci questi panini del paradiso.
  6. Quando raggiungete un colore dorato come la vostra giovinezza svanita, la mozzarella in carrozza è pronta. Salatela un po’ esternamente. Altro pericolo in agguato: la fretta. Come si dice: “la gatta frettolosa si è ustionata la lingua con la mozzarella filante, a maggior ragione se ha tirato fuori l’acqua”, quindi aspettate un attimo, perché poi vietato piangere, o comunque io non vi ascolterò.

Giovanni Truppi sicuramente quando ha scritto Il tuo numero di telefono, pensava proprio alla mozzarella in carrozza: 
E tu in effetti non devi fare niente, non devi stare con me, non mi devi amare
Tu devi solo esistere
Tanto tra me e te non c'è niente di più di quello che c'è tra il papa e il fedele
Non dobbiamo dormire insieme e tutto sommato non ti devo nemmeno incontrare
Mi basta sapere che esisti il resto è solo un mio rituale.

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Foto: Ilaria Muri