Procedimento
Per il bonet piemontese fatto in casa, questi sono gli step da seguire:
- Preparate il caramello facendo sciogliere lo zucchero in un pentolino fino a ottenere un colore ambrato. Versatelo subito sul fondo dello stampo.
- In una ciotola mescolate uova e zucchero senza montarle. Aggiungete il cacao setacciato e gli amaretti ridotti in farina.
- Unite il latte tiepido e, se desiderate, il rum. Versate il composto nello stampo caramellato.
- Cuocete a bagnomaria in forno statico a 160°C per circa 50–60 minuti.
- Lasciate raffreddare completamente prima di sformare.
Varianti del bonet
Il bonet è ottimo così come da versione originale ma, essendo un dolce versatile, può essere oggetto di diverse varianti. Per ottenere un delizioso bonet al caffè, ad esempio, vi basta aggiungere una tazzina di ristretto al composto.
Se sostituite parte degli amaretti con della farina di nocciole ottenete un variante leggera, profumata e perfetta per chi ama la frutta secca. Un bonet alle nocciole irresistibile. Potete anche preparare il bonet bianco, senza cacao, specie se preferite un dessert più delicato.
Infine, un cenno al bonet monoporzione. Oggi sempre più diffuso, soprattutto nei ristoranti: basta usate degli stampini singoli e ridurre il tempo in forno a 30–35 minuti.
Domande frequenti sulla ricetta del bonet
Per preparare il bonet piemontese originale non serve essere dei pasticceri provetti, l’importante è usare ingredienti di qualità e lavorarli seguendo gli accorgimenti che vi spieghiamo di seguito attraverso le domande che più di frequente vengono fatte sulla preparazione dei bonet.
Quali sono gli ingredienti del bonet?
Gli ingredienti del bonet alla piemontese sono solo latte intero, uova, zucchero, cacao amaro, amaretti secchi e caramello. Che liquore mettere? Quello tipico sarebbe l’amaretto. Facoltativo ma molto gettonato è il rum.
Come fare il caramello per bonet?
Il caramello si prepara facendo sciogliere lo zucchero bianco in un pentolino senza mescolare, lasciando che diventi ambrato. Non fatelo bruciare, altrimenti il dolce risulterà amaro. Una volta pronto, va versato subito nello stampo, inclinandolo bene per distribuirlo uniformemente sul fondo.
Come capire quando il bonet è cotto?
Il bonet è pronto quando la superficie appare soda ma leggermente tremolante al centro. Inserendo uno stecchino, deve uscire umido ma non bagnato. Tranquilli: anche se vi dovesse sembrare poco stabile, dopo il riposo in frigorifero la consistenza diventerà compatta.
Come mangiarlo e abbinarlo
Il bonet dolce è perfetto servito freddo, dopo almeno 3–4 ore di riposo in frigorifero, meglio ancora il giorno dopo, quando gli aromi si sono bene amalgamati. Potete consumarlo da solo oppure accompagnarlo con della panna montata, con della crema inglese o del gelato alla crema.
Per una presentazione elegante, decoratelo con degli con amaretti interi o sbriciolati, aggiungete delle scaglie di cioccolato e servite il bonet dentro dei piattini con una colata di caramello sopra.
Cosa si può bere con il bonet? Per quanto riguarda gli abbinamenti, questo dessert si sposa a meraviglia con i vini dolci piemontesi come il Moscato d’Asti, il Passito di Erbaluce, il Brachetto d’Acqui. Oppure con un buon rum.
Conservazione
Il bonet piemontese si conserva perfettamente in frigorifero per 3–4 giorni, coperto con della pellicola trasparente per alimenti o dentro un contenitore ermetico. Migliora addirittura con il riposo, perché i sapori si amalgamano alla perfezione. Quindi, se riuscite a resistere, fatelo. Non si presta ad essere congelato.
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