Dalla simnel cake delle isole britanniche al pandolce condiviso da Grecia e Turchia, fino al mämmi finlandese, una selezione di dessert pasquali.
Dalla simnel cake delle isole britanniche al pandolce condiviso da Grecia e Turchia, fino al mämmi finlandese, una selezione di dessert pasquali.Paese che vai, dolci di Pasqua che trovi. Al di là delle classiche uova, che non di cioccolato venivano già scambiate fin dai tempi più antichi, ben prima del Cristianesimo, le varie nazioni hanno nel corso dei secoli elaborato proprie tradizioni dolciarie per questo periodo dell’anno. Più o meno appetitose, va detto. In Italia, ad esempio, abbiamo la colomba: c’è chi fa risalire la ricetta ai longobardi, ma le sue origini sono molto più recenti, trattandosi di un’invenzione di Dino Villani, direttore pubblicità della Motta. In fondo, è la controparte pasquale del panettone. Ma bando alle ciance: è il momento di fare il giro del mondo in dieci dolci di Pasqua.
1. Simnel cake - Regno Unito e Irlanda
Prima tappa il Regno Unito, dove a Pasqua in tavola arriva la simnel cake: si tratta di una torta simile al plum cake a base di farina bianca, zucchero, burro, uova, spezie, frutta secca, scorza di frutta e canditi. Ci sono anche due strati di pasta di mandorle o marzapane: uno al centro, l'altro sulla superficie. Poi, sopra, 11 palline di pasta di mandorle. Perché questo numero? Molto semplice: è quello degli apostoli che parteciparono all’Ultima Cena meno uno, ovvero il traditore Giuda. La simnel cake è molto popolare anche in Irlanda.
2. Hot cross bun - Australia
Nel Regno Unito Pasqua è anche sinonimo di hot cross bun, ma visto che la “casella” è già occupata, in questa short list diventa il dolce dell’Australia, ex colonia britannica dove è amatissimo. Consiste in un panino dolce speziato (cannella o chiodi di garofano) con uvetta, che presenta sulla superficie una croce: viene tradizionalmente mangiato durante il Venerdì Santo. La tradizione inglese include molte superstizioni riguardanti questo dolcetto. Qualche esempio? Quelli preparati due giorni prima di Pasqua, ad esempio, non ammuffirebbero. Se portati a bordo di una nave, la proteggerebbero dai naufragi.
3. Mona de Pascua - Spagna
Da proporre con cautela agli amici veneti, ma molto buona. La mona de Pascua, ciambella con al centro delle uova sode con il guscio, almeno nella versione tradizionale, che ne prevedeva il consumo alla fine del periodo di “magro” della Quaresima. Tipo il casatiello napoletano, ma dolce. La versione moderna, invece, prevede uova di cioccolato e uno strato di marmellata di albicocche.
4. Babka - Polonia e Ucraina
Dalla Spagna alla Polonia, ma anche all’Ucraina per la babka: è una torta spugnosa senza ripieno, ricoperta con una glassa alla vaniglia o al cioccolato e decorata con mandorle o frutta candita. La si può trovare, con alcune modifiche, anche in altre zone dell’Europa dell’Est. C’è anche una seconda babka, preparata nella stessa area e associata alla Pasqua ebraica: questa versione è una brioche con strati intrecciati di pasta, cannella o cioccolato nell’impasto, ripieno di frolla.
5. Paçoca - Brasile
Dall’Europa orientale all’America del Sud per la paçoca, dolce tradizionale brasiliano a base di arachide, farina di mandioca e zucchero, tipico dell'alimentazione rurale degli Stati di São Paulo e Minas Gerais, Abitualmente viene consumata in strada durante la Settimana Santa e nelle festas juninas, celebrate in corrispondenza del solstizio d'inverno che nell'emisfero australe cade a giugno.
6. Tsoureki/Paskalya çöreği – Grecia/Turchia
Lo tsoureki o lampropsomo (“pane splendente”) è un dolce greco che consiste in pandolce a forma di treccia, aromatizzato con mahlepi, spezia ricavata dai noccioli del ciliegio selvatico. Diffuso in tutti i Balcani, al centro ha un uovo sodo rosso che rappresenta eternità e rinascita. Le comunità cristiane della Turchia lo conoscono come Paskalya çöreği: il termine greco tsoureki deriva da çörek, parola con cui in turco vengono indicati i pani dolci.
7. Mämmi – Finlandia
In Finlandia non è Pasqua senza il mämmi, dolce a base di acqua, farina di segale e malto di segale in polvere, condito con melassa scura, sale e buccia d'arancia secca in polvere. Si serve con un ciuffo di panna o una pallina di gelato alla vaniglia. Curiosità: per preparalo servono tre giorni, tra cottura e riposo in frigorifero.
8. Capirotada – Messico
Torniamo dall’altra parte del mondo, in Messico, per la capirotada: si tratta di una sorta di budino di pane dolce e speziato, farcito con uvetta, cannella, chiodi di garofano e formaggio. Tipo del periodo pasquale, ha una forte simbologia nei suoi ingredienti, che rappresentano la passione di Cristo: i chiodi di garofano e la cannella richiamano chiodi e bastoni della croce, mentre il pane il corpo stesso di Gesù.
9. Semla - Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda
Nona tappa multipla, per questo viaggio attorno al mondo: la semla è un dolce tipico di tutte le nazioni scandinave e dei Paesi Baltici, una brioche farcita con pasta di mandorle e panna montata, che a seconda della lingua assume vari nomi. In Danimarca e Norvegia si chiama fastelavnsbolle, in Svezia fastlagsbulle, in Estonia vastlakukkel, in Islanda bolla. E proprio qui l'usanza di preparare questo dolce è così diffusa che il Lunedì prima del Mercoledì delle Ceneri prende il nome dal dolce: bolludagur.
10. Pascha – Russia
Concludiamo questo dolcissimo tour con la pascha, dolce preparato durante la Settimana Santa, al termine del digiuno della Grande Quaresima ortodossa. Preparato con il formaggio fresco tvorog, ha la forma di una piramide tronca ed è guarnito con spezie, canditi, liquori oltre ad essere ricoperto da una glassa dolce. Tradizionalmente viene decorato con il monogramma Chi Rho e le lettere "X" e "B", ossia le iniziali cirilliche della frase “Христосъ Воскресе” ("Cristo è risorto!"). Di solito la paskha viene accompagnata dal pane dolce kulič, ampiamente diffuso anche in Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Romania e Serbia.