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Falloplastica: cos'è, come si fa, rischi, risultati

La falloplastica funziona davvero? Dagli interventi di allungamento del pene a quello di transizione per il cambio sesso, ecco i risultati che si possono ottenere con questa operazione e i possibili rischi.

La falloplastica funziona davvero? Dagli interventi di allungamento del pene a quello di transizione per il cambio sesso, ecco i risultati che si possono ottenere con questa operazione e i possibili rischi.

La falloplastica è un’operazione chirurgica che, alla stregua della vaginoplastica, può essere necessaria per motivazioni differenti.

Si va, infatti, da interventi per risolvere difetti congeniti del pene - quale per esempio il micropene - o alterazioni anatomiche dello stesso, derivanti da un trauma o dalla rimozione di un tumore.

In aggiunta, la falloplastica è l’intervento di chirurgia del pene con il quale si procede con il cambio di sesso, ovvero si passa da donna a uomo.

Nelle prossime righe parleremo più nel dettaglio del modo in cui funziona l’operazione, analizzandone le diverse tipologie, le testimonianze, i risultati e qualche curiosità sull’argomento.

Cos'è la falloplastica

La falloplastica è un intervento di chirurgia plastica che, a seconda dei casi, può consistere nella costruzione, ricostruzione e ingrandimento del pene.

Si tratta di un’operazione che presenta una certa complessità, al punto che in determinati casi è necessario più di un intervento per completarla.

Il primo intervento di falloplastica fu eseguito nel 1936: si trattava di un’operazione di ricostruzione di un pene. Ad eseguirla, fu il chirurgo russo Nikolaj Borogaz.

Il primo intervento di falloplastica per il cambio di sesso da donna a uomo è, invece, del 1946: a operare fu il chirurgo plastico Harold Gillies, sul paziente Michael Dillon.

Come funziona la falloplastica

Un intervento di falloplastica consiste nel prelevare un lembo di pelle da una parte del corpo nascosta alla vista e nel suo riutilizzo cutaneo per l’obiettivo che si vuole raggiungere con l’operazione.

Il lembo di pelle si può dunque utilizzare per:

  1. la costruzione, la ricostruzione o l’allungamento del pene;
  2. il prolungamento o il rimodellamento dell’uretra.

Il risultato finale dovrà essere un pene che abbia non solo dimensioni adeguate, ma soprattutto che sia funzionale al passaggio dell’urina, sensibile al tatto e in grado di avere un’erezione.

Falloplastica: quando è davvero necessaria 

La falloplastica può essere necessaria nel caso di difetti congeniti del pene: dal micropene all’ipospadia, il cui l’apertura per la fuoriuscita dell’urina non è collocata sulla punta del glande, fino all’epispadia, ovvero un’uretra non perfettamente sviluppata.

Potrebbe inoltre servire in casi di:

  • traumi che hanno modificato profondamente l’anatomia del pene;
  • tumori che hanno portato all’esportazione di una parte dell’organo;
  • un intervento di cambio sesso, che permetta alla donne di diventare uomini.

Quanti tipi di falloplastica esistono?

Riepilogando quanto detto fin qui, la falloplastica può consistere in:

  1. un intervento di ricostruzione del pene;
  2. un’operazione di ingrandimento e allungamento del pene;
  3. una procedura di costruzione del pene da zero (mentre nei primi due casi, si lavora su un organo già esistente).

In tutte e tre le ipotesi, viene utilizzato un lembo di pelle comprensivo di vasi sanguigni e nervi, che assicura al pene la circolazione sanguigna e la sensibilità nervosa.

Falloplastica di aumento del pene

La falloplastica che ha come obiettivo l'ingrandimento del pene è definita falloplastica di allungamento. Un pene piccolo - il cosiddetto micropene - ha una lunghezza alla nascita inferiore a 1,9 cm - mentre in erezione non supera i 7 cm. La lunghezza di un pene in erezione in Italia è in media pari a 13,12 cm.

Falloplastica riduttiva

La falloplastica riduttiva, che consiste nell’operazione inversa, cioè nel ridurre le dimensioni del pene, non è particolarmente richiesta. Non a caso, in rete sono disponibili poche occorrenze in merito (il mito del “super dotato” resta inattaccabile).

Falloplastica trans per cambiare sesso

L’intervento di falloplastica per la costruzione di un pene ex novo prevede il prelievo di un lembo di pelle sicuramente più grande rispetto a quello necessario per un’operazione di allungamento o ricostruzione.

La falloplastica per il cambio sesso da donna a uomo non è altro che l’intervento speculare alla vaginoplastica per il passaggio da uomo a donna.

Si tratta di un’operazione particolarmente complessa, in quanto l’uretra femminile è più corta di quella maschile, quindi può essere preceduta da un’uretroplastica.

Si dovranno poi creare la struttura del pene e quella dello scroto, tramite una scrotoplastica, per la quale viene solitamente utilizzata la pelle delle labbra vaginali.

Falloplastica per deficit di erezione

In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere alla protesi peniena in presenza di un deficit di erezione. Si potrà scegliere tra una protesi sempre rigida, oppure una gonfiabile, che diventa rigida solo durante i rapporti sessuali.

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Falloplastica: le tecniche chirurgiche più moderne ed efficaci

Negli anni, la falloplastica è diventata una procedura sempre più sicura e le tecniche per realizzarla sono di gran lunga migliorate. Resta comunque un’operazione difficile, con annesse complicazioni e rischi di insuccesso.

Tra le tecniche utilizzate oggi, quello che cambia in genere è la parte del corpo dalla quale viene prelevato il lembo di pelle da utilizzare per l’intervento. Nello specifico, può trattarsi di:

  1. pelle dall'avambraccio radiale (falloplastica con lembo radiale dell'avambraccio);
  2. pelle dalla porzione latero-anteriore della coscia (falloplastica con lembo latero-anteriore della coscia;
  3. pelle dall'addome (falloplastica con lembo addominale);
  4. pelle del muscolo grande dorsale (falloplastica con lembo muscolocutaneo di latissimus dorsi).

Quanto costa la falloplastica?

Un intervento di falloplastica ha un costo compreso tra i 10.000 e i 15.000 euro.

Nel caso dell’allungamento del pene, per esempio, si stimano:

  • 4.000-10.000 euro per la falloplastica con sezione del legamento sospensore;
  • 10.000-15.000 euro per la falloplastica con protesi siliconica.

Quali sono i rischi

Trattandosi di un’operazione chirurgica abbastanza articolata, soprattutto per l’intervento di cambio sesso, la falloplastica comporta dei rischi.

Tra quelli generici, ci sono per esempio lo sviluppo di un’infezione sulla sede dell’incisione chirurgica, la trombosi venosa profonda, la formazione di coaguli.

Non è così raro incappare in testimonianze negative sul web, successive a un intervento di falloplastica che ha addirittura provocato complicazioni quali:

  • fistola e stenosi uretrale;
  • necrosi del lembo cutaneo trapiantato;
  • mancanza di sensibilità nervosa;
  • danni al retto e alla vescica.

Falloplastica nelle donne: qualche curiosità in più

Un intervento di falloplastica nelle donne viene solitamente preceduto da operazioni quali:

  • asportazione di piccole e grandi labbra;
  • vaginectomia, l’asportazione della vagina;
  • isterectomia, l'asportazione dell’utero;
  • ooforectomia, ovvero la rimozione delle ovaie.

In più, per fare in modo che il pene finto abbia una capacità erettile simile a quello biologico, viene praticata un’ulteriore operazione chirurgica, con la quale si colloca una protesi peniena che possa consentirne l’erezione.

La falloplastica per il cambio di sesso non deve essere confusa con la metoidioplastica, con il quale si procede all’allargamento delle dimensioni del clitoride, trasformandolo in un clitoride ipertrofico, con le stesse funzioni vitali di un pene.

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